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Alessandro Mazzoli
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- Futuro dell’aeroporto civile di Viterbo: dopo lo studio dell’Enac, che assegna al capoluogo un posto in primo piano per il low cost, il presidente della Provincia Alessandro Mazzoli ha chiesto un incontro al presidente della Regione Lazio Piero Marrazzo e all’assessore alla Mobilità Fabio Ciani.
“In tempi non sospetti, alcuni anni fa dice Mazzoli - la Camera di Commercio di Viterbo ha redatto uno studio di fattibilità dal quale emerge chiaramente che per la Tuscia l’aeroporto civile rappresenta senza dubbio un’opportunità importante”.
Poi la situazione è evoluta. “In questi mesi la Provincia di Viterbo, che da sempre crede nell’apertura all’utilizzo civile della struttura militare, ha accelerato i tempi di approvazione del Prusst, grazie al quale sono stati sbloccati fondi comunitari per 1.800.000 euro, equamente ripartiti tra Provincia e Comune, finalizzati alla realizzazione della viabilità di servizio.
Sempre recentemente è stato raggiunto l’ampliamento della pista a 1.500 metri. Sono tutti presupposti e azioni concrete che puntano a favorire l’ingresso delle compagnie low cost, cosa che permetterebbe al nostro territorio uno sviluppo non indifferente”.
Infine, il lavoro dell’Enac e quanto ne emerge. “Che Viterbo rappresenti lo snodo ideale per questa operazione continua Mazzoli - lo si evince anche dallo studio preliminare dell’Enac, secondo il quale “lo sviluppo delle procedure di precisione per il decollo e l’atterraggio, rispetto al quadro di distribuzione del traffico aereo della regione si legge - risulta significativamente meno invasivo e quindi più facile nel caso di traffico direzionato su Viterbo che non per Latina”.
Un vantaggio che si riscontra anche in un’ottica di concorrenza tra scali vicini, laddove Latina entrerebbe in competizione con Napoli, contrariamente al capoluogo della Tuscia, che al contrario potrebbe attrarre traffico dalla Toscana”.
Proprio alla luce di tale novità, “ho chiesto un incontro conclude - per discutere sul futuro di questa fondamentale infrastruttura e trovare adeguate soluzioni che vedano il concorso di tutti gli enti territoriali coinvolti”.