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Nepi
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Riceviamo e pubblichiamo
- Ciò che sto scrivendo forse riuscirà a spiegare, ai pochi interessati, alcune delle ragioni che mi hanno spinto alle dimissioni da consigliere comunale.
Con l'approvazione dello schema di accordo con la società Acqua di Nepi, l'amministrazione guidata dal sindaco Vita chiude un importante ciclo della vita politica e amministrativa della nostra comunità.
I principali strumenti di programmazione locale, riferiti ad importanti settori sono stati nel bene o nel male approvati. Ora resta da valutare con attenzione gli effetti e le conseguenze che la fase attuativa inevitabilmente determinerà.
Spetta alle forze politiche presenti in consiglio impegnarsi con il dovuto, e tanto rivendicato, senso di responsabilità.
Responsabilità, impegno, partecipazione che, indipendentemente dalle passionali esternazioni che mi hanno visto protagonista, penso di aver favorito attraverso discussioni di merito .
Chiuso questo primo ciclo bisognerà guardare avanti. Guardare alle prospettive politiche che una comunità complessa come la nostra pretende di conoscere.
Nei prossimi mesi infatti l'amministrazione comunale, i partiti e le realtà culturali interessate dovranno cominciare ad interrogarsi intorno ad una serie di quesiti per troppo tempo elusi. Provo a sintetizzarli.
Il confuso cartello elettorale che ha portato la Margherita ad amministrare il comune insieme ad Alleanza Nazionale verrà riproposto agli elettori? I Ds dovranno continuare a svolgere la loro battaglia di opposizione e costruire una proposta alternativa che verrà da alcuni giudicata altrettanto anomala?
Il centrosinistra a Nepi riuscirà a ritrovare leragioni per presentarsi unito in vista delle prossime scadenze elettorali? Le prossime elezioni amministrative vedranno il proliferarsi di altre liste superciviche?
Sarà possibile offrire "cittadinanza " all'Ulivo a Nepi dopo anni di esilio forzato?
E infine riusciremo ad ascoltare per una volta le persone che parteciparono numerose anche a Nepi alle primarie per capire cosa pensano del Partito Democratico ? Riusciremo per una volta a coinvolgere la loro passione, la loro anima profonda?
Interrogativi che le forze politiche locali , tutte, devono saper sciogliere definitivamente senza indugi senza ricorrere a alibi. Interrogativi che meritano una risposta capace di ricostruire una situazione normale.
E' arrivato il momento di assumersi le proprie responsabilità attraverso un confronto serrato ma aperto. E' arrivato il momento di dirsi e dire la verità. Senza falsi tatticismi e soprattutto senza il condizionamento di screditati tutori.
Ritengo (con la mia solita presunzione) che le mie dimissioni da consigliere comunale possano contribuire a togliere di mezzo quello che molti continuano a definire il principale ostacolo a questo decisivo confronto.
La contrapposizione consiliare, in assenza di un ruolo dei partiti locali rischia di essere vissuta dalla comunità come pretestuosa e strumentale.
Rappresentazione di stati d'animo e di divergenze che poco hanno ha che fare con i problemi della nostra comunità. Questa rappresentazione parziale e distorta deve essere ribaltata ripensando i rapporti fra le forze politiche locali, in primo luogo quelle fra la Margherita e i DS, attraverso la riscrittura di principi e regole nuove.
Ringrazio quanti hanno avuto anche in questa circostanza la pazienza di leggere questo ennesimo e "snervante " intervento .
Luciano Pazzetta