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Riceviamo e pubblichiamo
- Il bilancio di una anno di lavoro della Consulta per la salute mentale può ritenersi soddisfacente perché ha segnato una strada che potrebbe, con l’impegno di tutti concretizzare quel processo, che si attende da trent’anni, di costruzione della rete per sostenere la persona che soffre di un disagio mentale.
Con l’arrivo del nuovo direttore generale, Aloisio, con le nuove nomine a direttore del dipartimento di salute mentale, Lorenzini e a responsabile del servizio di diagnosi e cura, Trisolini, si sono iniziati a realizzare e/o a portare definitivamente a termine situazioni rimaste sospese:
Il trasferimento all’ospedale Belcolle del SPDC
Trovati i locali per il centro diurno di Vetralla, finalmente un luogo per le attività dei pazienti.
Per il Centro di salute mentale ed il centro diurno di Civita Castellana, finalmente risolto il problema dello sfratto, si sono trovati i locali idonei per espletare i servizi.
Il centro diurno di Tarquinia, finalmente, dopo anni di false promesse ha trovato il suo posto.
Si è sbloccata la situazione sui tirocinii lavorativi.
L’accordo tra il dipartimento e l’associazione dei familiari AfeSoPsiT, ha dato avvio al progetto di situazioni abitative autonome. Si inizia a Viterbo, ma il progetto riguarda tutto il dipartimento
L’ultima seduta dell’anno della consulta si è svolta in Spdc.
E’ stata un sollievo per il cuore di chi si occupa di salute mentale.
Il progetto per il servizio di diagnosi e cura illustrato da Trisolini, responsabile del reparto, e condiviso da tutti gli operatori del reparto, mette al centro il paziente, si dà regole per superare la contenzione, apre il reparto all’esterno.
Trisolini condivide e accoglie le richieste della consulta che vede nella rotazione degli operatori nei servizi il metodo che può evitare loro il burn out e l’occasione per i lavoratori del settore di acquisire nuove esperienze territoriali e di arricchire la loro professionalità.
La Consulta per la salute mentale, nell’augurare a tutti un anno migliore, lavorerà nel 2007 per ottenere l’apertura dei CSM 24/H, avere dei posti letto nei CSM per far fronte alle crisi e per evitare il ricovero, stimolare ed ottenere concreti progetti individuali per i tirocinii e per gli inserimenti lavorativi
Per la Consulta per la salute mentale
il presidente
Vito Ferrante