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Giuseppe Aloisio con Compagnoni
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- Un debito ereditato di oltre 407 milioni di euro. E' questo il problema che ha dovuto affrontare il nuovo direttore generale della Asl Giuseppe Aloisio.
"Era di oltre 407 milioni di euro - spiega il direttore generale - il debito della sanità viterbese verso i fornitori, lasciato dalla precedente gestione. Negli ultimi 12 mesi abbiamo innescato un'inversione di tendenza, ma a causa delle poche risorse a disposizione prevediamo un aumento dell'esposizione al 31 dicembre 2006".
La situazione, secondo Aloisio, era ulteriormente aggravata dai lavori di ultimazione dell'ospedale Belcolle fermi da più di due anni, dai forti ritardi nei lavori di ristrutturazione e messa a norma degli ex ospedali di zona, dal deperimento delle strutture territoriali (consultori, poliambulatori, assistenza domiciliare, strutture psichiatriche, eccetera), dalle lunghissime liste d'attesa per gli esami clinici e ambulatoriali che, tra l'altro, alimentavano e
un'enorme migrazione di pazienti verso altre regioni.
"Nonostante la pesante eredità - afferma Aloisio - a giugno 2007 inizieranno i lavori di completamento di Belcolle, per una spesa di 9 milioni di euro, che saranno ultimati a dicembre 2008. Entro lo stesso anno sarà pronto anche il nuovo blocco operatorio di Belcolle, per un costo di 4 milioni e mezzo. Inoltre abbiamo recuperato l'ospedale di Ronciglione e sono stati ultimati, o sono in corso, interventi di ristrutturazione e di potenziamento in tutti gli ospedali periferici".
E sulla spesa farmaceutica.
"Dal gennaio all'aprile 2006, la spesa farmaceutica nella Tuscia è salita del 4,5% - dice Aloisio - , un incremento notevolmente inferiore a quello registrato nel 2005, che era stato del 20%". Per frenare la tendenza al rialzo, causata dall'abolizione dei ticket abbiamo fornito direttamente le terapie per 14-24 giorni ai pazienti dimessi dagli ospedali, abbiamo erogato direttamente e a domicilio i farmaci Pth ed abbiamo chiesto ai medici ospedalieri, agli specialisti e ai medici di famiglia di rispettare le direttive regionali in materia".