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Marrazzo arriva alla Domus con Salvo Lo Castro della struttura
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L'intervento di Marrazzo |
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Parroncini |
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La platea di operatori sanitari |
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Marrazzo con Meschini della Cna |
- Fra sanità e artigianato, il pomeriggio particolare di Piero Marrazzo a Viterbo.
Prima l’incontro alla Domus alla Quercia sul debito Asl, poi a Santa Maria in Gradi, per i sessant’anni della Cna.
Una partita doppia d’incontri, tra il dare (Cna) e l’avere della Sanità. Con un debito nella sanità pesante, avuto in eredità. Dieci miliardi nel Lazio, di cui 224 milioni a Viterbo.
“Quasi tutte le Asl ricorda il presidente dal 2001 non presentavano più bilanci, accumulando debiti. Qualcosa negli ultimi cinque anni è accaduto. Lo spostamento verso il privato, gli accreditamenti che hanno fatto passare da 100mila a 500mila, ad esempio, le risonanze magnetiche richieste, fatte privatamente.
Senza rendersi conto che stavano ballando sul Titanic che stava affondando”.
Adesso la nave è in acque tutt’altro che sicure, ma la rotta c’è.
“Non solo tagli precisa dobbiamo mantenere i livelli d’assistenza. A Viterbo, tra l’altro, c’è l’impegno di completare Belcolle. Dopo trent’anni. Gli ospedali periferici non si chiudono. Sul territorio, dea di secondo livello servono. Per le eccellenze ci si può spostare, perché piccoli reparti che non funzionano, il cittadino non li vuole”. Così come il Governo dalla Regione nel 2007 non vuole più il deficit. La condizione è azzerare quello annuale.
Obiettivo da raggiungere anche con scelte difficili. “Irap e Irpef dice il consigliere regionale Ds Giuseppe Parroncini sono state aumentate. Porteranno rispettivamente 250 e 400 milioni in più. La sanità pesa su tutto e oggi paghiamo le conseguenze delle scelte fatte in passato. Nonostante i problemi, la Regione è riuscita a destinare 4,4 milioni di euro per la realizzazione del nuovo blocco operatorio all'ospedale di Belcolle e altri 800 mila euro per la dotazione del complesso di un moderno ed efficace sistema fognario”.
A Santa Maria in Gradi, invece, i cinquant’anni della Cna a Viterbo e i sessanta in Italia, sono stati festeggiati con un’aula magna gremita.
Il segretario Meschini, aprendo ha ricordato Petroselli, sindaco di Roma e primo segretario Cna.
Dalla Via Francigena al rigassificatore a Montalto, Meschini ha fatto il punto della situazione in un settore, quello dell’artigianato, di primo piano nell’economia locale.
Al tavolo il presidente Marrazzo. "Non ci saranno più finanziamenti a pioggia sostiene - ma solo sostegni a progetti di sviluppo del sistema delle piccole e medie imprese nelle varie province del Lazio".
Sul fronte infrastrutture, la regola è poche ma buone. “L’accordo firmato da Storace e l’allora ministro Lunari ricorda Parroncini prevedeva tredici opere. Nessuna è stata fatta. Oggi il presidente Marrazzo, con il protocollo sottoscritto con Di Pietro, ne ha previste quattro nel Lazio. E sono quelle possibili, che saranno realizzate. Tra queste c’è la Trasversale, con 100 milioni di euro stanziati direttamente. Ma ci sono anche 48 milioni per la messa in sicurezza della Cassia”.