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Il piccolo aeroporto di Bolzano
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Riceviamo e pubblichiamo
- Nuove nebbie, oltre quelle meteorologiche rilevate nella nota relazione dell'Ente Nazionale Aviazione Civile, si stanno addensando sull'aeroporto di Latina.
Infatti, dopo gli imbarazzanti silenzi degli amministratori locali, compresi, sindaco Zaccheo e presidente della provincia Cusani, sull'opportunità di costruire uno scalo civile nel capoluogo laziale, ora è sceso in campo un qualificato Comitato pontino, che vuole vederci chiaro nella realizzazione dell'infrastruttura.
Allora, caro assessore Ciani, tanti auguri da parte dei del nostro Comitato per la sua incontenibile voglia di realizzare altrove quello che noi vogliamo qui e gli altri, forse, non vogliono là.
Auguri da parte dei cittadini di Latina scalo, Sermoneta e Sezze che non vedevano l'ora di avere un aeroporto vicino alle loro case.
Auguri da parte delle centinaia di famiglie di militari e civili, attualmente impiegati nella struttura dell’Aeronautica, che dovranno fare la valigie per lasciar (il) posto, all'infrastruttura civile.
Auguri da parte degli utenti che per volare a Roma, dovranno sobbarcarsi almeno 15 minuti di volo verso sud, e relativi costi, per poi dover ritornare a nord nella Capitale.
Auguri da parte delle compagnie aeree se mai verranno - che per gli stessi motivi degli utenti, dovranno sostenere anche i 15 minuti del ritorno a nord.
Auguri da parte di chi si occupa quotidianamente di sicurezza del volo per aver liquidato tutti i suggerimenti dati con una frase del tipo: “così mettete la Regione in imbarazzo”.
Auguri da parte dei viterbesi, che accettando sommessamente le sue critiche alle nostre infrastrutture da terzo mondo, non hanno ricevuto da lei nemmeno una proposta su come migliorarle.
Auguri dai quasi due milioni di croceristi che circolano ogni anno nel porto di Civitavecchia che se volessero andare a visitare Venezia dalla mattina alla sera (con un low cost) preferiranno acquistarne una cartolina.
Auguri dagli orvietani, dai ternani, dagli abitanti della bassa Toscana che, non facendo parte della nostra regione, dovrebbero chiedere alle loro un aeroporto.
Auguri da quei sognatori che credono ancora che la politica sia l’arte di spendere razionalmente i soldi del contribuente.
Auguri infine, a RE Gino e a RE Peppe, affinché la stella cometa indichi anche a loro la via da seguire perché, a differenza che nel presepe, la stella di Betlemme passa una volta ogni 800 anni e i viterbesi attendono da allora qualcuno che il 6 gennaio porti loro doni degni delle promesse fatte.
Il Comitato per l’aeroporto di Viterbo