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Peparello della Confesercenti
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- Gli italiani, più speranzosi, festeggiano il Capodanno allargando i cordoni della borsa sia per il cenone, sia per andare qualche giorno in vacanza.
Cresce, dell’4% rispetto allo scorso anno, il numero di coloro che intendono recarsi all’estero, con un’evidente attenuazione delle paure precedentemente manifestate, mentre calano di circa 3 punti quelli che si sposteranno all’interno del nostro paese.
La casa propria, di parenti o di amici, rimane comunque il rifugio e il luogo dove si festeggia con maggiore propensione, sia per risparmiare, sia per la protezione che offre (l’84% degli intervistati ha manifestato questa scelta, contro l’83% dello scorso anno).
Nonostante gli abbondanti e ripetuti pasti delle feste natalizie, anche per i festeggiamenti della sera del 31 non si rinuncerà alle prelibatezze come zamponi, cotechini, lenticchie, arrosti accompagnati da vini, spumanti e champagne, a cui si sommeranno prodotti e tradizioni locali.
Per il cenone di Capodanno finiranno, sulle tavole, in media 133 euro a famiglia, 12 euro in più rispetto allo scorso anno, con una spesa di circa 2,9 miliardi (+ 10%) rispetto ai 2,7 spesi nel 2005.
Questo è quanto emerge da un indagine della Confesercenti a livello nazionale ma il campione è stato valutato anche a livello locale, infatti i viterbesi non si discostano molto dalle tendenze dei connazionali.
Ma cosa mangeranno i viterbesi a capodanno?
Sulle tavole degli abitanti della Tuscia, la stragrande maggioranza ha dichiarato che la tradizione sarà rispettata.
Infatti, oltre agli immancabili cotechino e lenticchie (meglio se di Onano) e come ogni vigilia che si rispetti è di magro: spaghetti con il tonno o con i frutti di mare, capitone alla brace m anche in umido o marinato, fritti misti di pesce e verdure (gobbi finocchi ecc.) e tanti dolci locali, naturalmente il tutto condito con gli oli extra vergine dop Canino e Tuscia e annaffiato con gli ottimi vini doc e IGT (Est! Est! Est! , Orvieto, aleatico, colli etruschi, Vignanello, Cerveteri) ma anche merlot chardonnay grechetto che stanno prendendo sempre più piede sia nei ristoranti che sulle tavole delle famiglie viterbesi.
Dato molto positivo riscontrato nell’indagine è che circa il 6% in più dello scorso anno ha dichiarato che farà ricorso ai prodotti tipici locali per il cenone di Capodanno e con una spesa a famiglia per il cenone di circa l’8% in più dello scorso anno.
Sono propensi a spendere di più giovani, i residenti al centro e al sud. Tende invece ad estendersi la quota di persone che intendono acquistare i “botti di fine anno”, che interessano di più i residenti al sud e isole.
La spesa per fuochi artificio passa a 300 milioni (+17%) rispetto ai 265 milioni dello scorso anno, nonostante il budget medio destinato dalle famiglie a questo scopo si riduce da 85 a 74 euro.
Emerge con evidenza una maggiore prudenza, accompagnata dalla crescita di coloro che hanno comunque voglia di scacciare la paura.
Intanto gli italiani sognano e tra i loro desideri emergono i viaggi intorno al mondo (28%), la casa al mare, in montagna, o in città (36%), la crociera (14%). Si tratta di sogni e quindi la salute e il lavoro non entrano in questa sfera.