Riceviamo e pubblichiamo
- Gentile redazione di Tusciaweb,
dopo numerosi interventi a sostegno dell'Aeroporto di Viterbo e avendo seguito le ultime vicende desidero intervenire come semplice cittadino e portare alcune condiderazioni che ritengo importanti.
Ciani insiste su Latina, l'ha detto in un incontro a Viterbo parlando dell'interporto di Orte. Malgrado l'ENAC abbia dato il semaforo rosso su Latina.
Il sistema aeroporti Fiumicino-Ciampino quest'anno si attestera' sui 35 milioni di passeggeri ma e' Ciampino ad essere bloccato per via di problemi strutturali-ambientali. Si cercano soluzioni alternative.
Dando uno sguardo alla pista di Latina si capisce subito che ha, grosso modo, lo stesso orientamento di quella di Ciampino e Fiumicino e questo legato al fatto che gli aerei provengono prevalentemente dal quadrante nord andrebbe ad ingolfare i cieli laziali, con ripercussioni negative su Ciampino e Fiumicino.
Ne consegue una pericolosa ed antieconomica coda di aerei sulle nostre teste. Viterbo al contrario non ostacola l'operativita' degli aeroporti di Fiumicino e Ciampino e fa risparmiare presumibilmente 15 minuti ad aereo, rispetto all'altra soluzione.
Ma direte voi cosa sono 15 minuti, nulla! Invece no!
Ho intrapreso dei calcoli veloci, basandomi su un MD80: i 15 minuti in piu' nei cieli laziali significano 100 kg di CO2 in piu' immessi in atmosfera, 1 tonnellata di cherosene in piu' per un costo di 700 euro ad aereo! GULP!
C'e' da dire che non si e' considerato l'eventuale ingolfamento dei cieli ipotizzato dall'ENAC su Fiumicino e Ciampino, quindi il carburante in piu' degli aerei in coda per atterrare!
Secondo voi, Ryanair o Easyget (60% del mercato europeo low cost) penseranno ai 35 minuti di treno o ai 700 euro che risparmieranno a tratta?
La risposta mi sembra ovvia: Viterbo e' piu' competitiva ed eco-sostenibile e non di poco!
Ma c'è dell'altro e per seguire questa idea ho anche scaricato una foto satellitare da GoogleMaps.
Se ho visto bene, l'aeroporto di Viterbo dista a poca distanza dalla Fiera di Viterbo e la zona industriale del Poggino. Cosa molto importante nei pressi, come si puo' vedere dalla foto, passa la linea ferroviaria VITERBO-ATTIGLIANO. Ho ipotizzato la costruzione di un brevissimo tratto ferroviario che dalla strada Garinei nei campi di grano sara' a servizio dell'aeroporto e l'apertura della Stazione VITERBO FIERA.
Subito si capisce che la soluzione e' pratica e triplice perche' e' a servizio anche delle imprese del Poggino e della fiera appunto. Con questa ipotesi si puo' collegare fin da subito l'aeroporto con treni VITERBO FIERA-ORTE-ROMA TIBURTINA con una ragionevole percorrenza di 1 ora e 10 minuti o anche meno.
E' plausibile pensare che la tratta in questione puo' sorreggere un carico annuale di 1 milione di passeggeri l'anno, 3000 al giorno tranquillamente, in quanto provvista di stazioni intermedie attrezzate.
Ma c'è dell'altro il collegamento potrebbe essere effettuato anche via SUD verso Capranica-Roma ed anche da CAPRANICA-CIVITAVECCHIA quando la linea sara' in funzione giungere a CIVITAVECCHIA PORTO in appena 1 ora e 15 minuti.
Si e' parlato anche di tour operator e francamente con tutto il rispetto per Latina, la Tuscia puo' offrire al turista un giorno di permanenza in piu' nel Lazio e in soldoni questo vuol dire un bel balzo in avanti. Infatti Viterbo con la vicinanza a perle gia' collaudate e al turismo culturale, termale, ambientale crea offerta. Al contrario con Latina si "fionderebbero" con i famosi 35 minuti di treno di Ciani a ROMA!
Ma allora i tour operator secondo voi cosa vogliono? 1 giorno in piu' o il non cambia-nulla?
Anche, come per le compagnie la risposta e' ovvia: sceglieranno VITERBO.
Mi sono fermato qui, nel senso che non oso nemmeno immaginare le enormi prospettive dettate dal porto di Civitavecchia con target dei crocieristi a 2 milioni e l'apertura dell'oceanario nel 2008 da 1,5 milioni di visitatori l'anno.
Senza pensare alle possibili conseguenze sotto il profilo cargo-merci che avrebbe questa soluzione, in quanto metterebbe in comunicazione diretta l'interporto di ORTE, l'aeroporto di VITERBO e il porto di CIVITAVECCHIA non solo via gomma ma sopratutto via ferro.
Insomma l'apertura dell'aeroporto di Viterbo insieme all'interconnessione ferroviaria puo' portare a delle ricadute economiche difficilmente quantificabili, che vanno ben al di la' delle piu' rosee aspettative dei cittadini di Viterbo e citta' e provincie vicine come Grosseto, Civitavecchia, Siena, Terni e Rieti e ci metterei anche Perugia visto che il
suo aeroporto e' in crisi -23.7%.
Poi, sapere che questa soluzione oltre ad essere economicamente vantaggiosa, e' anche rispettosa dell'ambiente ed eco-sostenibile fa sentire bene le coscienze di ognuno di noi.
Con l'occasione auguro a tutti Buone feste.
E allacciate le cinture presto si decolla a Viterbo!
Dario Mazzalupi