Riceviamo e pubblichiamo
- Egregio direttore,
In merito alle numerose polemiche sollevatesi attorno alla questione dell'aeroporto nella nostra città, volevo citare un articolo apparso poco tempo addietro su 'Guerin Sportivo', inserto del 'Corriere dello Sport'.
Nell'articolo si parla della costruzione di un nuovo tipo di scalo estremamente più economico degli altri finora costruiti: 'Estetica minimalista, semplice e priva di rifiniture, servizi e personale ridotti all'osso, assenza di scale mobili, niente aria condizionata
né computer. Il tutto all'insegna del risparmio.
Non è la descrizione dell'ennesimo caso di cattiva amministrazione, ma è il biglietto da visita del nuovo aeroporto Mp2 di Marsiglia, il primo aeroporto Low Cost europeo.
Lo scalo, ricavato da un ex magazzino merci (ed in questo caso sarebbe possibile utilizzare una struttura già esistente all'interno della zona militare, così come della zona dell'aeroclub), è stato inaugurato lo scorso 25 ottobre con l'intento di ridurre al minimo le spese aeroportuali e rendere così ancora più economici i biglietti di compagnie come 'Ryanair' ed 'Easyjet', che fanno scalo nel terminal francese.
Nell'aeroporto Low Cost, i viaggiatori dovranno pesare da soli i bagagli al check in e poi portarli sul tapis roulant, mentre l'unico addetto presente si limiterà a controllare, a mano e senza computer, la corrispondenza tra il bagaglio e l'identità del passeggero che l'ha registrato.
All'interno dello scalo non è possibile introdurre i classici e comodi carrelli portabagagli, è però possibile usufruire di un minuscolo bar, di un bancomat e di due piccoli negozi Duty Free che vendono alcool, tabacchi, prodotti tipici e souvenir, anch'essi a prezzi modici.
I tagli hanno colpito anche il servizio di trasporto passeggeri sugli aerei. I viaggiatori dovranno recarsi a piedi a bordo dei velivoli, che sono parcheggiati in parallelo al terminal e non più nella classica posizione perpendicolare.
Questo è uno degli elementi di maggiore innovazione dell'aeroporto Mp2, una scelta dettata da ragioni prettamente economiche. In questo modo infatti, gli aerei sono già pronti alla partenza e non hanno bisogno dell'aiuto delle motrici a ruote che li guidano all'indietro, risparmiando così un ulteriore servizio.
Inoltre, grazie a questa posizione, i tempi di imbarco e manovra possono essere ridotti di 17 minuti, il che rende possibile un ulteriore viaggio di andata e ritorno al giorno.
Il risparmio comunque non ha influito negativamente sulla sicurezza, visto che i controlli, eseguiti in modo tradizionale ed accurato, si mantengono su un buono standard di qualità. Grazie ai tagli operati in tutti i settori, le tasse aeroportuali sono state abbassate di circa 6 volte, attestandosi ad 1,32', contro i quasi 7 dei terminal normali.'
Citando questo articolo ho voluto dare uno spunto per un eventuale progetto futuro, pur capendo che prima che l'aeroporto possa diventare fruibile da compagnie low cost è necessaria la costruzione di importanti opere (VOR, ILS ed illuminazione della pista, tanto per fare un esempio).
Permettetemi, concludendo, un accenno alla polemica sorta tra il Comitato per l'aeroporto e l'assessore ai Trasporti Ciani.
Le sue affermazioni risultano completamente fondate, ma non dobbiamo dimenticare come è anche la regione ad essere responsabile dello stanziamento di fondi per le opere e le strutture ferroviarie e stradali nella Tuscia.
Sono il primo a lamentarmi dei disservizi della FM3 e della superstrada Orte- (Vetralla)- Civitavecchia, ma è anche compito della Regione rendere la Tuscia operativa.
Concludendo, spero che prima di tagliare fuori Viterbo da una opportunità unica per il suo sviluppo si convochi una 'tavola rotonda' alla quale possano partecipare tutte le persone chiamate a decidere in merito.
Cordialmente
Marco Graziotti