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Regino Brachetti
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- Per un momento è sembrata tornare in scena la Democrazia Cristiana, ieri sera, alla “Domus” La Quercia, quando si sono riuniti, tutti insieme, l’assessore Regino Brachetti, il senatore di Forza Italia Giulio Marini, il consigliere provinciale “azzurro” Francesco Battistoni, i dirigenti dell’Udc Francesco Bigiotti, capogruppo del partito a Palazzo Gentili, Francesco Sterpa e Erino Pompei, sindaco di Bagnoregio.
E’ successo davanti a circa 150 di quadri dei Popolari-Udeur, riuniti per il brindisi augurale organizzato dall’assessore Brachetti a Viterbo, in una pausa della seduta-fiume del consiglio regionale convocata per l’approvazione del Bilancio 2007.
Mentre Brachetti stava parlando, Marini, Battistoni, Bigiotti, Sterpa e Pompei, presenti nel complesso per una manifestazione analoga, mostrando una sensibilità che va oltre le etichette, sono entrati in sala per salutare l’assessore, tra gli applausi dei presenti.
E’ stata questa la parte meno politica della serata, anche se il feeling che c’era tra loro mostrava una sintonia che sembrava andare oltre gli schieramenti. Nella parte istituzionale dell’incontro Brachetti ha toccato invece alcuni dei temi sensibili all’ordine del giorno.
“I bisogni dei cittadini devono essere l’unico riferimento dell’azione politica dei governi di centro-sinistra ha detto Brachetti- E’ questo un presupposto che deve contraddistinguere ogni nostra scelta, sia livello locale, che a quello nazionale. In tale contesto è opportuno registrare alcuni indirizzi di carattere amministrativo che hanno provocato qualche dissonanza all’interno delle coalizioni.
Non bisogna mai dimenticare che sobrietà ed equità non sono concetti astratti, ma principi ineludibili, ai quali è assolutamente necessario uniformarsi” è stato il monito di Brachetti, in uno dei passaggi chiave dell’intervento che ha preceduto la “rimpatriata”.