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Palazzo Gentili
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Col filtro - Stimato presidente Mazzoli,
vogliamo mettere a conoscenza lei e i nostri concittadini di una vicenda che sta assumendo dei contorni piuttosto pesanti all'interno della Provincia.
Ci sono dei documenti che il settore ambiente rilascia e altri che invece non si riescono ad ottenere.
Il materiale in questione riguarda l’appalto per la gestione del servizio di smaltimento dei rifiuti solidi urbani della provincia di Viterbo.
Sono anni che tutti i cittadini della Tuscia pagano milioni di euro per la preselezione di rifiuti, che poi vengono ributtati tutti insieme nelle buche di Monterazzano, vorremmo capire se è “normale” così, o se si tratta di una truffa colossale.
Abbiamo interessato il dirigente all’ambiente a inizio novembre, chiedendo per le vie brevi atti pubblici ai quali, come rappresentanti dei cittadini, dovremmo per legge avere “immediato accesso”. Ci sono state dette e date alcune cose ma non altre…
Abbiamo chiesto che fosse messo per iscritto e firmato dal dirigente quanto ci veniva spiegato in maniera piuttosto “colorita” a voce… ma questo meno che mai.
Ci è stato detto che “mancavano” dei materiali perché li aveva sequestrati la Finanza, agitando un verbale a dimostrazione… di niente, visto che proprio quello stesso verbale certifica il rilascio alla Provincia di “copia conforme” di “ogni documento sequestrato”: si tratta infatti di atti pubblici, ma allora qual è il problema? Perché non abbiamo risposta?
Altri coloriti siparietti ci hanno accompagnato fino ai primi di dicembre, dopodiché abbiamo deciso di informare l’assessore all’Ambiente, il quale ci è parso turbato quanto noi.
Il 7 dicembre abbiamo formulato una nuova richiesta al dirigente, assegnandogli una settimana ancora oltre la quale (in mancanza di risposte) si potrebbe configurare il reato di “omissione d’atti d’ufficio”: il termine del 14 è passato, siamo arrivati al 20 dicembre e ancora nulla.
Se ci fosse stato chiesto qualche giorno in più o se avessimo ricevuto una qualunque risposta da parte del dirigente, avremmo ancora pazientato, invece ad oggi niente di nuovo… cosa c’è da nascondere?
Questo stato di cose ci insospettisce e ci impone innanzitutto di informare lei presidente e per tramite suo i cittadini della Tuscia, dopodiché o si produce da parte degli uffici copia degli atti, oppure ci sia spiegato dal dirigente di quali informazioni l’amministrazione provinciale è ancora in possesso e di quali no.
Differentemente la vicenda, che potrebbe assumere i contorni del reato, imporrà che ci comportiamo in maniera conseguente...
Con stima e fiducia
Il Gruppo Consiliare alla Provincia di Viterbo
Rifondazione Comunista/Sinistra Europea
Massimo Miccini
Bengasi Battisti
Riccardo Fortuna