 |
copyright Tusciaweb |
Riceviamo e pubblichiamo
- Ringrazio anche in nome del Comitato per l’Aeroporto di Viterbo, le numerosissime persone che ci inviano e-mail d’adesione, affinché il sogno di un aeroporto presto diventi realtà.
Gli argomenti più gettonati sostengono che non si può solo pensare a Viterbo come luogo di passaggio per chi è diretto a Roma.
A questo mi associo affermando che personalmente non vedo nell’aeroporto di Viterbo solo il marginale compito di fare da zerbino d’ingresso per la capitale, bensì uno scalo operativo per movimentare i passeggeri sui nostri territori fino ad estendersi nella vicina Umbria e nella bassa Toscana.
Non credere nelle potenzialità turistiche del nostro territorio e nelle capacità imprenditoriali degli operatori locali, specialmente delle nuove generazioni, desiderose di riscattare decenni di scarse idee e di sviluppo adeguandosi ad un nuovo e più fiorente mercato, perdonatemi, ma vuol dire farsi gravemente del male da soli.
E’ emblematica la testimonianza di Radicati giunta dal Lussemburgo in nostro sostegno, scritta con entusiasmante dovizia di particolari, che racconta come in soli quattro anni piste d’atterraggio di campagna ed un hangar, si siano trasformati in funzionali aeroporti con vantaggi economici ed occupazionali fuori d’ogni più rosea previsione per le città di Hahn (Frankfurt, Germania) e Charleroi (Brussels, Belgium).
Invito tutti a leggere questa cronistoria sul sito www.aeroportoviterbo.it pensando soltanto a mettere in campo tutte le forze necessarie per far decollare al più presto i primi voli.
Il resto sarà puro sviluppo, più o meno veloce, in funzione di quanto saremo in grado di non piangerci addosso e sapendo cogliere ogni opportunità.
Chi non sa confrontarsi con la realtà a causa dei propri limiti, non cerchi di affogarla per far emergere se stesso di un gradino.
Altre e-mail pervenute, inquadrano il discorso sotto una diversa ottica ma sempre con giudizi positivi. Non sono pochi, infatti, gli interventi che ipotizzano stabile, nella peggiore delle ipotesi, l’attuale situazione stradale e ferroviaria, senza per questo mettere in discussione lo scalo aeroportuale.
A tal proposito è di ieri l’e-mail di un assiduo utilizzatore di voli low cost che viaggiando spesso in Europa, riporta esempi dove i collegamenti in pullman, tra lo scalo e le principali città, superano abbondantemente le due ore, senza che ciò pregiudichi l’utilizzo e la funzionalità degli aeroporti.
Giuste le affermazioni del sindaco di Viterbo Giancarlo Gabbianelli quando sostiene che l’aeroporto potrebbe dare il giusto impulso per far sì che finalmente siano migliorate anche le strade e le ferrovie con Roma e Civitavecchia.
Ben vengano, quindi, i numerosi interventi costruttivi riassunti con questa telegrafica e-mail di Laura: “Le potenzialità turistiche di Viterbo necessitano di una base di lancio: L’aeroporto, per l’appunto!”. Avendo altri elementi sul mittente dell’e-mail, vi assicuro che Laura ha titolo per queste affermazioni.
Lascino quindi spazio ai nostri giovani, quanti fino ad oggi sono stati capaci soltanto di guardare alla Tuscia come purgatorio di rovine destinate all’inferno. Facciamo esprimere i nostri giovani migliori, forse meno diplomatici ma certamente più puri, preparati e determinati per raggiungere grandi obiettivi.
Maurizio Pinna
Segretario Comitato per l’Aeroporto di Viterbo
www.aeroportoviterbo.it