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Il sindaco Gabbianelli
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-Il 26 dicembre 2004, le televisioni di tutto il mondo riportano le terribili immagini dello tsunami che flagella il Sud Est asiatico.
Una strage senza precedenti, migliaia di vittime e una popolazione in ginocchio, senza più né casa né lavoro. Si scatena la gara di solidarietà, che coinvolge anche Viterbo e la sua amministrazione.
Lo scorso anno, il Comune di Viterbo presentò un progetto di partecipazione per la di ricostruzione a Panadura, un villaggio nello Sri Lanka, delle Organizzazioni non governative Asia Onlus e Ucodep (direttamente finanziate dalla Cooperazione Italiana). Il 21 luglio di quest’anno, si è svolta ufficialmente l’inaugurazione del villaggio, consistente in 130 nuove e moderne abitazioni, con i servizi di luce e acqua, in cui si sono trasferite circa 600 persone, che in questi due anni hanno abitato nei villaggi profughi.
“Siamo davvero orgogliosi di questo risultato hanno sottolineato il sindaco Giancarlo Gabbianelli e l’assessore Mauro Rotelli nel corso della conferenza stampa di oggi perché il Comune ha un rapporto di vera amicizia con la comunità cingalese di Viterbo, gente speciale che ti scalda il cuore con il suo sorriso.
Questa conferenza stampa non vuole essere autocelebrativa, ma semplicemente ci sembra doverosa per rendere conto ai tanti viterbesi che in questi due anni hanno donato i loro soldi per questa causa, fino a raccogliere ben 88 mila euro, che il loro denaro è stato speso nella massima trasparenza”.
Il costo totale della ricostruzione di Panadura è ammontato a 700 mila euro: l’illuminazione è fotovoltaica, sono state concepite nuove strade e una piazza per i momenti di aggregazione; una di queste strade è intitolata alla Città di Viterbo.
Nel villaggio, oltre alle case, è stata organizzata una scuola elementare ed istituite attività femminili per la lavorazione del pescato, per favorire il ritorno alle attività socio-economiche, al fine di raggiungere la completa indipendenza economica della comunità cingalese.