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Giuseppe Aloisio
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-Il momento più bello è stato l’applauso interminabile da parte dei colleghi alle ostetriche, agli infermieri, agli operatori sanitari e ai direttori delle Unità operative complesse di Pediatria e di Ostetricia e Ginecologia, Massimo Palumbo e Giampaolo Palla.
Tutti in piedi a congratularsi per l’importante riconoscimento raggiunto che potrà permettere da oggi a Belcolle di potersi fregiare del titolo di “Ospedale amico dei bambini”.
Un’iniziativa internazionale, promossa da Unicef e dall’Organizzazione nazionale della sanità, lanciata nel 1992 al fine di assicurare che tutti gli ospedali accolgano nel migliore modo possibile i neonati e che divengano centri di sostegno per l’allattamento al seno.
Belcolle giunge a questo traguardo al termine di un percorso lungo cinque anni e dopo aver soddisfatto pienamente i rigorosi standard individuati dagli enti promotori. In tutta Italia sono solo dodici gli ospedali che hanno ottenuto questo premio internazionale.
Alla cerimonia di oggi, che si è svolta al piano zero del nosocomio viterbese, hanno partecipato diverse autorità civili e religiose: dall’assessore regionale Augusto Battaglia al prefetto Alessandro Giacchetti, dal presidente della Provincia Alessandro Mazzoli al vescovo di Viterbo Lorenzo Chiarinelli.
A consegnare la targa “Ospedale amico dei bambini” è stato il presidente nazionale Unicef, Antonio Sclavi.
“L’allattamento al seno ha detto Sclavi è una pratica che riduce in modo significativo tutta una serie di costi economici e sociali. Nelle società moderne evita, in primo luogo, che nei neonati si formino in futuro diverse patologie del comportamento. Nei paesi più poveri, potrebbe salvare la vita di oltre un milione e mezzo di bambini.
Per questo occorre intervenire affinché le madri siano in grado di potere allattare i loro figli”. L’intervento dell’assessore regionale Battaglia, poi, si è soffermato sui progressi che il sistema sanitario viterbese sta facendo da un anno a questa parte. “Il riconoscimento Unicef ha detto Battaglia è la testimonianza che qui si è lavorato tanto e bene. E’ nostra intenzione far conoscere l’esperienza di Belcolle agli altri ospedali della regione affinché tutti possano diventare Amici dei bambini”.
Battaglia, inoltre, ha evidenziato le sfide difficili che il comparto sanità laziale dovrà affrontare nei prossimi anni: “La riduzione del debito regionale ha proseguito deve passare per una riorganizzazione più efficiente dei servizi, per un riequilibrio sul territorio nel rapporto tra Roma e Provincia e in un diverso dialogo tra ospedale e territorio nell’ottica dell’appropriatezza.
Su Viterbo ho molti indicatori positivi da sottolineare, a partire da una riduzione sensibile della mobilità passiva. Segno che i cittadini stanno riacquistando fiducia rispetto all’offerta sanitaria locale. Quanto a Belcolle, al più presto inizieremo i lavori.
Non è più accettabile che mezza struttura sia operativa e mezza no”.
Il direttore generale della Asl, Giuseppe Aloisio, infine, ha chiosato: “Il premio che ci viene consegnato suggella il lavoro costante e la determinazione di operatori che, stando alle parole del Comitato tecnico di valutazione di Unicef Italia, si sono impegnati per il raggiungimento di questo obiettivo, costruendo un solido terreno culturale a favore dell’allattamento materno.
La soddisfazione si fa, se possibile, ancora più grande al pensiero che Belcolle è il primo ospedale italiano con terapia intensiva neonatale ad essere riconosciuto Amico dei bambini”.