- Maga condannata e condonata.
Un anno di reclusione e trecentomila euro, più quindicimila euro di spese processuali, per una maga d’origini romane, G. S. e il suo compagno G. S.
Pena condonata grazie all’indulto.
I due, oggi irreperibili, hanno vissuto per anni in una lussuosa villa di Vetralla.
Avvicinavano le loro “vittime” durante crociere e una volta conquistata la loro fiducia, quasi per caso, veniva detto loro che lei era una veggente.
Da qui a svelare ai malcapitati il loro poco roseo futuro, tra disgrazie varie e malattie, il passo era breve.
Facendo leva sulle preoccupazioni per la salute, in molti erano caduti nella rete, sborsando cifre consistenti per amuleti e pratiche inutili, per debellare malattie inesistenti.