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L'assessore Ciani con Mariani
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-Natale, tempo d’auguri, ma il regalo più bello all’interporto di Orte lo ha fatto ad agosto il ministro Antonio Di Pietro, stanziando quattordici milioni di euro e soprattutto allontanando lo spettro chiusura per l’intera opera, causa mancanza di soldi.
“Abbiamo rischiato di perdere il treno”.
Parola dell’assessore alla mobilità della Regione Fabio Ciani, che questa mattina ha partecipato alla conferenza di fine anno, voluta dal presidente dell’interporto Marcello Mariani.
Passata la paura, ci si può fare gli auguri e guardare oltre. Il che per la struttura di Orte significa due cose: completamento entro il 31 dicembre 2008 e spazio ai privati.
“Oggi spiega Mariani la società di gestione è composta da 19 soci. Il capitale è stato interamente sottoscritto e le quote sono in mano al settore pubblico per il 58% e a privati per il 42%. La mia opinione è che si debba andare verso una ricapitalizzazione che dia maggiore possibilità di manovra agli imprenditori, coloro i quali saranno chiamati a gestire la struttura. Sarà una questione da trattare in una prossima assemblea straordinaria”.
Intanto pare che l’autorità portuale, che oggi detiene solo una piccola quota, abbia manifestato un certo interesse ad investire.
La legge che istituiva l’allora centro merci è del 1985, nel 1991 è stata stipulata la convenzione con la Regione e solo quest’anno sono stati avviati i lavori.
“Ci sono le risorse spiega il presidente della Provincia Alessandro Mazzoli e le condizioni per portare a termine l’opera, che fa il paio con il completamento della trasversale”.
La Regione è pronta a fare la sua parte, senza però interventi straordinari. “Siamo nelle condizioni precisa l’assessore Ciani di accompagnare la società. Credo che le istituzioni debbano uscire. I contributi stabiliti per legge ci sono, ma sono gli imprenditori che devono investire, altrimenti si rischia di realizzare un’opera assistita”.
All’incontro, oltre a Mazzoli, Ciani e Mariani, era presente anche l’assessore provinciale Trappolini e Corbo della Federlazio. E anche il ministro Fioroni, seppure solo attraverso un messaggio d’augurio.
I numeri dell’interporto
Il progetto dell’interporto di Orte prevede una piattaforma in grado di servire l’Italia centrale.
Situata su una superficie di 38 ettari, di cui sedici destinati agli insediamenti per le attività logistiche, la struttura ha una potenzialità di movimentazione e stoccaggio pari a due milioni di tonnellate di merci annue, di cui la metà nel settore intermodale.
Il progetto è stato già finanziato con circa quattordici milioni e mezzo dal ministero per le infrastrutture e dispone d’altri finanziamenti per altri sette milioni, uno dei quali a carico della regione Umbria.
L’investimento complessivo sarà di trentuno milioni.