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-Truffa e falso ideologico, arrestato commissario giudiziario. Nove denunciati.
Scoperto dalla Guardia di Finanza un complesso sistema di corruzione nel settore delle esecuzioni mobiliari riguardanti diversi beni: dalle macchine per caffé dei bar a agli attrezzi delle officine meccaniche, dalle bilance dei negozi ai televisori e agli elettrodomestici in genere.
Agli arresti domiciliari con l'accusa di concussione, corruzione in atti giudiziari, truffa aggravata e falso ideologico è finito un commissionario giudiziario di Terni. Altre nove persone sono state denunciate per concorso in corruzione di atti giudiziari.
La compagnia della Finanza di Viterbo ha terminato una complessa indagine nel settore delle vendite mobiliari affidate a commissionari giudiziari e conseguenti a procedure esecutive promosse presso il Tribunale di Viterbo.
Il commissionario giudiziario è un libero professionista, incaricato dal giudice dell'esecuzione, per la vendita di beni mobili pignorati, che nell’occasione assume la qualifica di pubblico ufficiale.
L'attività investigativa, durata sei mesi, è culminata con l’esecuzione di un'ordinanza di custodia cautelare emessa dal Gip di Viterbo per concussione, corruzione in atti giudiziari, truffa aggravata e falso ideologico, notificata al commissionario giudiziario residente nella provincia di Terni, che ora si trova agli arresti domiciliari, nonché con la denuncia alla magistratura di Viterbo di altre nove persone, per corruzione in atti giudiziario
A seguito delle perquisizioni sono state rinvenute ingenti quantità di beni fittiziamente venduti, provenienti dalle esecuzioni mobiliari.
In particolare, il commissionario, incaricato della vendita di beni mobili, dopo aver venduto apparentemente beni a persone compiacenti, contattava i precedenti proprietari degli stessi beni e li convinceva a farsi dare o promettere denaro, con l'impegno di non asportare i beni pignorati.
A seguito delle indagini è stato rilevato che il commissionario ha percepito introiti fraudolenti stimabili in circa centoventimila euro annui.