- Il consiglio riparte da dove si era fermato. I cantieri scuola.
A Palazzo Gentili, una trentina di lavoratori. “Siamo senza occupazione da ottobre dicono e non si sa quando e se, riavremo il lavoro”. La soluzione sembra ancora essere quella della stabilizzazione dei tre quinti.
Il consigliere Giammaria Santucci (Udc). "Per rispetto dei cantieristi presenti in aula dice - chiedo al presidente se ci sono novità. In bilancio, in una delibera di giunta sull'avanzo di amministrazione, c'è una posta da centomila euro per il personale, più una di sessantunomila non obbligatori dati al personale che va ad aumentare la quota di salario accessorio. C’è stato detto che non si potevano prendere i cantieristi perché altrimenti si sforava la voce in questione. Allora incrementiamo anche quella per i cantieristi".
Replica il presidente Alessandro Mazzoli. "Sui cantieri scuola resta il lavoro che stiamo facendo nei confronti della Regione e in relazione alla nuova Finanziaria sostiene - ma l'impostazione resta quella già illustrata: stabilizzazione dei 3/5. La questione sollevata dal consigliere Santucci sarà affrontata quando si discuterà del punto che la riguarda".
Fiducioso, il consigliere Giulio Marini. “Anche con il nostro apporto sostiene si sta lavorando. Intanto per la maggior parte dei lavoratori. Credo però, che si possa arrivare ad assicurare un’occupazione a tutti i lavoratori”.
Dai cantieristi ai rifiuti e al decreto Verzaschi.
Il consigliere Mario Fanelli (Margherita) ricorda la riunione avuta con la Regione sulla revoca del decreto Verzaschi. "Mercoledì prossimo anticipa - torneremo a incontrarci con la Regione, con i sindaci siamo d'accordo. L'unica via percorribile è l'unità"
Lo incalza il consigliere Bigiotti (Udc): "Non capisco le ragioni per cui non si può revocare il decreto Verzaschi. A questo punto chiedo a Manglaviti se pensa di abbandonare l'aula".
Manglaviti (Margherita): "Non credo proprio. Anzi dovreste ringraziarci invece per aver sollevato la questione. Ora esiste un tavolo che sta affrontando l'emergenza. Adesso la battaglia dobbiamo giocarla tutti insieme perché riguarda tutto il territorio e non i singoli comuni".
Il consigliere Paolo Equitani (Forza Italia): "E' stata la giunta Marrazzo a fare quella determina che ora impegna i Comuni a pagare 21 milioni di euro per il pregresso. 21 milioni di denaro pubblico che andranno ai privati quando non gli spettavano. E non cambia se pagherà la Regione, sempre di soldi pubblici si tratta. Dobbiamo affrontare il discorso alla radice anche procedendo per vie legali e con manifestazioni pubbliche. Questa è una vergogna e non possiamo permetterla".
Replica Manglaviti: "Ci troviamo di fronte ad un decreto che porterà danni economici alla Tuscia. Lo spirito che ci deve guidare deve essere quindi unitario sia sul piano politico che legale".
Mentre Palozzi (Ds) precisa: "Sono d'accordo con Equitani ma si sbaglia sulla responsabilità del decreto. Non ho dubbi che si tratta di Storace perché Marrazzo si è insiediato più tardi e questo è certificato.
Alla riunione ero presente anch'io e il commissario ha spiegato perché non è possibile revocare il decreto e perché la tariffa di 79,20 euro sia congrua.
In quella sede è stata ribadita solo la volontà di discutere sul pregresso. Vorrei solo riportare le vicende del Comune di Montefiascone che ha affidato tutto ai legali ma che per il momento non ha avuto nessun esito positivo. Forse è il caso di agire per vie legali in maniera comune con la Provincia".