- Indetto dal comitato cittadino per la tutela del territorio e della salute pubblica si è tenuto giovedì 14 a Capranica un incontro con Danieli, responsabile dell’ Ato 1 e con Vacca della Federconsumatori di Viterbo per discutere il problema dell’arsenico nell’acqua potabile, problema che sta da mesi preoccupando gli abitanti del paese.
Danieli ha illustrato le funzioni dell’Ato, organo di controllo del sistema idrico che si sostituisce nella gestione dell’acqua ai comuni grazie alla legge Galli del 1994 e della Talete, società che subentrerà operativamente sul territorio; il sindaco rimarrà sempre il responsabile della salute pubblica.
Vacca ha concordato con i cittadini presenti la richiesta di un incontro con il sindaco di Capranica per discutere del problema perché i tempi di soluzione si preannunciano lunghi.
Danieli ha infatti parlato di tre anni per monitorare il territorio, reperire fondi che attualmente non ci sono, ed eseguire lavori per abbassare il livello dell’arsenico nell’acqua, livello che per legge già dal 2001 è stato stabilito a 10 microgrammi litro.
I cittadini hanno dimostrato disappunto perché dal 2001 al 2006 le amministrazioni, gli organi competenti, i politici non si sono fatti carico del problema.
Il presidente della Regione Lazio Piero Marrazzo ha concesso in questi giorni una deroga ai limiti già esistenti per cui l’acqua è diventata nuovamente potabile per decreto e non per le caratteristiche che distinguono la potabilità.
I cittadini si augurano che non venga sprecato altro tempo visto che, oltre all’arsenico nell’acqua, Capranica ha tuttora una discarica di rifiuti tossici stoccati illegalmente che aspetta da quasi due anni una “messa in sicurezza d’emergenza “, rifiuti che giacciono ancora all’ acqua e al vento con grave pericolo per la salute di tutti.
Comitato cittadino per la tutela del territorio e della salute pubblica - Capranica