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Regino Brachetti
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- “E’ nostra intenzione realizzare una banca dati (attiva, oggi, per la sola provincia di Viterbo) che consentirà di conoscere l’esatta consistenza terriera delle università agrarie del Lazio, presupposto essenziale ai fini di una valorizzazione complessiva dei loro patrimoni”.
Ad annunciarlo è stato l’assessore agli Affari Istituzionali, Regino Brachetti, chiudendo i lavori del convegno organizzato dall’Associazione regionale università agrarie del Lazio, su: “Università agrarie: opportunità o vincoli”, svoltosi questa mattina a Tarquinia
Nel corso dell’intervento, l’assessore ha anticipato le linee della legge di riforma del settore.
“I principi ispiratori della proposta di legge alla quale stiamo lavorando, possono essere così sintetizzati: riconoscimento della natura pubblica delle Università Agrarie, secondo un ormai consolidato orientamento giurisprudenziale, per cui possono essere qualificate come enti pubblici non economici, svolgendo attività non imprenditoriali e in stretto collegamento con i Comuni e la Regione;
istituzione di un organismo rappresentativo delle Università Agrarie; vigilanza della Regione Lazio sulla loro attività, al fine di assicurare gli interessi pubblici;
tutela del valore storico ed ambientale. In definitiva, ciò che intendiamo attuare è una seria riforma ha spiegato Brachetti - che attraverso una definizione dei ruoli e delle competenze eviti sovrapposizioni e interferenze, anche in ossequio ai compiti che la legge attribuisce alle Università agrarie, che sono quelli di amministrare gli usi civici, nell’ambito di un processo in cui l’esclusivo interesse da garantire è quello delle popolazioni titolari del diritto al godimento dei beni di proprietà collettiva”.