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L'assessore Tolmino Piazzai
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- Specifiche azioni di controllo che non si limitino all’immediato ma che siano costanti e durature. E ancora, sorvegliare il grado di inquinamento delle zone al fine di tutelare l’agricoltura e soprattutto la salute dei cittadini.
Due serie e avvalorate motivazioni che hanno spinto la Provincia di Viterbo a stipulare un accordo di convenzione con l’Enea Bas (dipartimento di biotecnologie, agroindustria e protezione della salute) per continuare a svolgere l’importante ruolo di salvaguardia nelle zone delle cave di Cinelli (Vetralla), Capranica e Castel Sant’Elia.
“L’accordo stipulato con l’Enea spiega l’assessore all’Ambiente Tolmino Piazzai è scaturito per l’esigenza di avere un costante controllo e per tenere sotto sorveglianza questi siti. E soprattutto per dare una risposta alle legittime preoccupazioni dei cittadini”.
La convenzione illustrata stamattina ai comitati cittadini di Cinelli, Capranica e Castel Sant’Elia - ha la durata di un anno e in questo arco di tempo i tecnici della società eseguiranno analisi mirate nei territori, nell’acqua e nell’aria.
“I risultati delle prove finora effettuate dice Giovanna Zappa dell’Enea -, sebbene non presentino dati allarmanti, non consentono di escludere la possibilità di diffusione degli inquinanti nell’ambiente agricolo attraverso le acque superficiali e di falda o l’atmosfera.
Per escludere tali fenomeni ed i conseguenti rischi per la catena alimentare e per la salute dei consumatori è necessario effettuare monitoraggi basati su un consistente numero di campioni ripetuti nel tempo”.
In particolare, per quanto riguarda il monitoraggio atmosferico intorno alle tre cave, saranno svolte analisi chimiche del particolato e delle deposizioni atmosferiche in un raggio di un chilometro dal centro della cava.
E in concomitanza di particolari condizioni o di interventi di movimentazione del materiale verranno effettuati ulteriori campionamenti ed analisi.
Per l’acqua invece si procederà per ogni cava alla definizione di un piano di campionamento e al monitoraggio periodico del contenuto di punti selezionati con l’ausilio dell’Arpa.
Infine ricerche e analisi saranno destinate anche ai prodotti ritenuti di elevato valore socio-economico o strategico come nocciolo, melo e per prodotti coltivati in zone ritenute a rischio. In questo caso saranno effettuate specifiche analisi prendendo in esame campioni rappresentativi di diverse produzioni agricole.
“L’accordo stipulato afferma Lucio Triolo dell’Enea rappresenta un’azione consapevole scaturita dal fattivo dialogo che l’amministrazione ha avuto con i comitati.
E’ stato colto il dato importante, non si subiscono più le decisioni dall’alto ma si compartecipa alle soluzioni. E la Provincia in questo senso ha dimostrato sensibilità e ha risposto pienamente alle pressioni dei comitati.
L’Enea avrà quindi anche il ruolo di interfaccia tra le due parti espletando la propria posizione con rigore scientifico ma senza diventare ne padronale ne populista”.
Anche i comitati hanno accolto positivamente l’iniziativa della Provincia tesa alla sicurezza della salute delle persone.
“Abbiamo bisogno di cittadini attivi e consapevoli che partecipino alle questioni ambientali. Perché conclude Piazzai -non si può sempre intervenire quando c’è un’emergenza.
L’Enea per tutto il 2007 proseguirà nel lavoro che fin dall’inizio ha svolto in maniera lodevole e dignitosa. E’ un incarico importante e fondamentale che va svolto con i giusti mezzi e le giuste capacità, che loro hanno”.