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Riceviamo e pubblichiamo
- Gentile signor Pinna,
con la presente le comunico il mio vivo interesse ad aderire al vostro comitato.
Sono nativo di Montefiascone dove ho vissuto svolgendo la mia professione nella nostra provincia per oltre venti anni.
Da alcuni anni mi sono trasferito a Lussemburgo e viaggio spesso in Europa e fuori per motivi professionali.
Mi è dato così di avere una certa esperienza di aeroporti - in qualità di utente - poiché, oltre ai viaggi di lavoro, rientro quasi ogni fine settimana in aereo a Montefiascone (via Ciampino o Fiumicino) ove vive tuttora la mia famiglia. Sono, per così dire, un pendolare aeronautico settimanale.
Ritengo perciò doveroso dare conto con la mia testimonianza dello straordinario sviluppo che, in pochi anni, hanno visto le due cittadine di Hahn (Frankfurt, Germania) e Charleroi (Brussels, Belgium) grazie agli aeroporti e agli investimenti che ne sono conseguiti.
Solo tre-quattro anni or sono Hahn era piena campagna, con quattro case a formare il paesino e stradine che potrebbero dirsi (in rapporto alle strade di Germania!) peggiori della nostra Cassia.
Noi pochi utenti regolari dell'aeroporto e gli allora altrettanto pochi turisti potevamo lasciare l'automobile in aperta campagna, a due passi dal terminal, senza pagare una lira di parcheggio.
Ci sentivamo un po' pionieri, volavamo con Ryanair ma con una certa apprensione. Lo scalo era un semplice capannone, pochissimi addetti, caldo d'estate e freddo d'inverno.
A distanza di così poco tempo i locali del terminal sono triplicati come volume ed estensione e migliorati esteticamente e funzionalmente.
Il territorio per alcuni chilometri intorno all'aeroporto è stato trasformato in parcheggio pagante, sempre traboccante di vetture.
Lo scalo funziona anche da cargo, e centinaia di camion portano merci da inviare.
Sono state istituite numerose linee di autobus da tutte le città nel raggio di 200-250 km, compreso Lussemburgo e Francoforte; sono sorti alberghi, ristoranti e negozi e altri ne stanno sorgendo.
Le strade sono state rifatte, allargate, raddrizzate. Il personale è aumentato notevolmente sia nelle attività propriamente aeroportuali che in quelle commerciali.
Il paesino di Hahn è cresciuto e migliorato in quantità e qualità dei servizi. Insomma, uno sviluppo velocissimo e intenso, che ha portato lavoro e benessere alla popolazione locale.
A Charleroi è avvenuta la stessa cosa: senza entrare nelle stesse descrizioni, basti riferire che nel 2007 sarà inaugurato un nuovo terminal con una capacità di 3 milioni di passeggeri (da 250 mila nel 2000 sono passati a 2 milioni nel 2004!) e diventerà il secondo scalo nazionale del Belgio.
Mentre in origine l'aeroporto era servito dalla sola Ryanair, oggi presenta un ventaglio di ben cinque compagnie (Onair , WIZZ, Jet4you, Blueair e Ryanair) e vanta circa 25 destinazioni internazionali.
Allo stesso modo Hahn ha moltiplicato compagnie e destinazioni: le compagnie sono quattro (WIZZ, Iceland Express, LTU e Ryanair) oltre a vari tour operators e charters individuali, e coprono quasi cinquanta destinazioni.
Vorrei sottolineare, al di là dei vantaggi economici recati dall'incremento dell'occupazione locale e dallo sviluppo del commercio, la grande crescita di opportunità anche turistica, sociale e intellettuale che i due aeroporti recano al territorio.
E' frequente infatti vedere sugli aerei Ryanair all'andata o al ritorno, intere scolaresche, squadre sportive, compagnie musicali e gruppi di amici che viaggiano non - come me ed altri espatriati - per motivi di lavoro, ma per cultura, turismo e incontri sociali o sportivi.
Grazie ai prezzi low-cost moltissime persone che non avrebbero mai viaggiato oltre un certo itinerario decidono di approfittare di un week-end per recarsi in luoghi che altrimenti non avrebbero mai visitato.
Mi accorgo, e voglia scusarmene, che il mio scritto è forse troppo lungo. Ma ritengo veramente encomiabile il sostegno che intendete dare alla realizzazione dell'aeroporto di Viterbo e mi rendo disponibile, per quanto potrò, ad offrire il mio contributo.
Se solo si vive qualche tempo fuori della nostra provincia ci si rende conto del nostro enorme svantaggio in termini non solo economici, ma anche culturali. Siamo penalizzati sotto molti punti di vista, ma il problema dei trasporti (strade e ferrovie incluse) rappresenta a mio giudizio l'ostacolo più rilevante allo sviluppo del nostro territorio.
Perciò mi auguro - e vi auguro - che la vostra voce non resti inascoltata, poiché credo rappresentiate le aspirazioni di buona parte dei cittadini della Tuscia.
Franco Radicati Lussemburgo