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Il capogruppo Peduzzi
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- “Sospensione di tutti gli atti finalizzati all’attuazione del ‘piano di reingegnerizzazione’ dei laboratori di analisi della Asl di Viterbo e confronto urgente sull’argomento”. E’ quanto chiede in una lettera inviata al direttore generale della Asl di Viterbo, Giuseppe Aloisio, il capogruppo del Prc alla Regione Lazio, Ivano Peduzzi
Peduzzi ritiene inoltre ‘indifferibile una verifica sulle condizioni e sul futuro delle strutture sanitarie della provincia di Viterbo affinché le misure di rientro del deficit sanitario, adottate dalla Giunta regionale, non decretino il declassamento degli ospedali più importanti che, nel tempo, hanno visto una forte riduzione di personale e di servizi”.
“Sappiamo spiega Peduzzi di un imminente riunione con all’ordine del giorno lo ‘stato dell’arte Point of care’, vale a dire gli strumenti di analisi utilizzabili anche da personale non specializzato, e della volontà di dare attuazione definitiva al ‘piano di reingegnerizzazione dei laboratori di analisi.
Ma Rifondazione comunista ritiene che tale piano comporti in realtà lo smantellamento dei laboratori periferici con gravi disagi per gli utenti e i degenti degli ospedali segnando anche un pericoloso arretramento qualitativo nelle prestazioni a scapito della salute dei cittadini perché il Point of care è, comunque, uno strumento indicativo e non assoluto che necessita di ulteriori interventi diagnostici di approfondimento.
Per fare un esempio aggiunge Peduzzi basta citare il caso del Laboratorio di analisi dell’ospedale Andosilla di Civita Castellana che effettua oltre 400.000 prestazioni l’anno (quest’anno si stima che arriveranno a 440.000, con un incremento del 10%) e che, per effetto del Piano, vedrebbe fortemente ridotta la propria operatività con chiusura delle attività alle ore 14.00.
In questo modo, si lascerebbe aperto il campo ai ‘Point of care’ dirottando molti esami a Viterbo, nonostante all’Andosilla il Laboratorio di analisi disponga di apparecchiature nuove e di personale la cui professionalità è riconosciuta e apprezzata. Per tali motivi conclude Peduzzi ritengo che il piano di reingegnerizzazione, peraltro proposto dal precedente direttore generale della Asl e oggi sostenuto dall’attuale, cosa questa che ci lascia alquanto stupiti, vada sospeso”.