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Riceviamo e pubblichiamo
- Dopo le ultime affermazioni dell’assessore Ciani, sulle motivazioni per le quali l’aeroporto di Viterbo non si farà, riportate su Tusciaweb, finalmente i nodi vengono al pettine.
L’inerzia viterbese, l’incompetenza programmatica (la stessa che fa aprire centri commerciali in zone già sature e congestionate dal traffico, o che costruisce quartieri come S. Barbara con una sola uscita), l’incapacità di fare una lobby territoriale, stanno portando i loro frutti.
Così non aver osato in questi anni imporre alla Regione Romania le priorità di collegamento viterbesi, come le vie di accesso più veloci a Roma, (siano esse a costo zero come le ferrovie o a costo variabile come le strade), o il completamento della direttrice Ravenna Civitavecchia, ci vengono, alla fine imputate, come le cause per le quali la Regione Romania non considera fattibile l’aeroporto a Viterbo.
Scambiare le proteste dei pendolari viterbesi solo come l’interesse di poche persone, che poverine lavorano in un’altra città, visto che la loro non offre poi così tanto, dimostra la miopia viterbese.
L’assessore Ciani ci dice che Latina è collegata a Roma via treno in 45 minuti…Viterbo potrebbe esserlo in 60, come in altri paesi europei, vedi ad esempio l’aeroporto belga low cost che è distante da Bruxelles 1 ora e trenta di autobus, o lo Charles de Gaulle parigino che dista dal centro città 1 ora.
Ma noi abbiamo un solo treno diretto al giorno che impiega 1 ora e trentacinque minuti ed una serie innumerevole di locali che ne impiega due per arrivare a Roma.
Cui prodest?
Quali sono i viterbesi a cui questa situazione giova?
E’ venuto il momento di domandarcelo…
e trarne le dovute conseguenze!
Luigi Tozzi