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La presentazione del piano di protezione civile
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- Prevenire e collaborare. Sinergia e dinamicità. Queste le parole chiave che stanno alla base del nuovo piano provinciale della Protezione civile, presentato stamattina nella sala conferenze di Palazzo Gentili dal presidente Alessandro Mazzoli, dall’assessore alla Protezione civile Mauro Mazzola, dalla responsabile del settore della Prefettura Roberta Monni e dal disaster manager Gaetano Bastoni.
“E’ stato realizzato uno strumento di programmazione e prevenzione ha detto Mazzoli - che diventerà utile per gli enti che lo adotteranno.
Il lavoro che sta dietro a questo piano, che oggi presentiamo, merita attenzione, perché finalmente è stato realizzato un programma che crea sinergia tra gli enti locali e che pone la Protezione civile nella giusta ottica di considerazione”.
Da quando, nel 1998, la delega di realizzazione dei piani della Protezione civile è passata dalla Prefettura alle Province a Viterbo non è stato mai redatto. Quello presentato oggi è quindi il primo, creato però grazie alla collaborazione di tutti: Provincia, Comuni, Prefettura, forze dell’ordine e volontari.
Tutto il piano è racchiuso in un cd, contenente planimetrie e cartine e dati. Il sistema di supporto pero è aperto, ovvero tutti i destinatari e attori del piano potranno costantemente modificare i dati grazie ad una password.
“Per redigere il nuovo piano provinciale della Protezione civile abbiamo cercato di raccogliere tutte le informazioni dai Comuni. Durante questa operazione ha spiegato Mazzola ci siamo resi conto che i dati non erano sempre aggiornati. E’ proprio per questa ragione che è stato deciso di lasciare il piano aperto, in modo che i dati siano modificabili.
L’altro fatto che reputo particolarmente significativo è che è stato condiviso dai soggetti destinatari e finalmente tutti avranno gli stessi dati nello stesso momento. Siamo entrati nell’ottica che gli eventi vanno spesso al di là dei confini territoriali e avere tutti le stesse informazione mette la Protezione civile nella condizione di svolgere meglio il proprio compito”.
Grande soddisfazione per il piano provinciale della Protezione civile è stata espressa anche dalla responsabile della Prefettura Roberta Monni: “Finalmente è stato permesso ai tecnici di elaborare un piano che prima di oggi non era mai entrato nei programmi, nonostante dal 1998 la competenza sia di fatto passata alle Province. Mi sento per questo di ringraziare la Provincia, in particolare il presidente Mazzoli e l’assessore Mazzola, che ha creato anche uno strumento aperto che permette un aggiornamento e un controllo immediato”.
Un piano dinamico quindi in continua evoluzione e soprattutto partecipato. “La Provincia di Viterbo è la prima nel Lazio ha illustrato Bastoni - a dotarsi di un piano uguale a tutta Italia, creato con metodologia standard che ne permetto una fruizione semplice e funzionale, che oltre ai dati logistici contiene anche informazioni utili in caso di emergenze o calamità. Sono state standardizzate le procedure basi secondo il principio: vale se è semplice”.
Parte attiva del nuovo piano provinciale saranno quindi i volontari. “Nel nostro territorio ha concluso Mazzola l’attività di volontario è non solo attiva ma presente, solidale e molto preparata con mezzi e uomini.
Questa straordinaria forza ha ora l’urgenza di essere coordinata in maniera fattiva da professionisti come 118, forze dell’ordine e vigile del fuoco, per agire sinergicamente e in maniera costante. In modo da ottenere risultati ancora più concreti. Perché senza di loro non sarà possibile portare a termine le numerose operazioni, che spesso colpiscono la Tuscia”.
Dichiarazione del direttore regionale della protezione civile Maurizio Pucci
Esprimo profondo apprezzamento per il Piano provinciale di protezione civile, il lavoro si inquadra infatti nelle iniziative sostenute da parte della Regione Lazio. Ora si tratta di concretizzare e sviluppare il tutto attraverso un momento di formazione con le amministrazioni locali per quanto riguarda i piani comunali. Questa operazione verrà effettuata prestissimo, all’inizio del 2007, e sarà organizzata insieme all’Anci nazionale.
Sul fronte di Marina Velka, sono attualmente in corso le procedure di gara per la sistemazione del fiume Marta. Regione Lazio, Provincia e Prefettura sono inoltre al lavoro per la definizione di un’ipotesi di piano di sicurezza che verrà portato avanti per l’intera durata dei lavori. Successivamente, lo stesso verrà testato in accordo con il Comune di Tarquinia attraverso una prova generale.