- Una popolazione attiva che ama essere coinvolta nella società in cui vive, sempre pronta a rendersi ancora utile non solo all’interno della propria famiglia, ma anche e soprattutto all’interno della comunità.
Questa la foto degli over 60 scaturita dal seminario “La partecipazione degli anziani attivi allo sviluppo dell’Unione Europea”, svoltosi nei giorni scorsi a Bruxelles, al quale ha partecipato l’assessore comunale alle politiche sociali Mauro Rotelli, che ha illustrato a colleghi amministratori ed esperti del settore le iniziative e le esperienze che sempre più spesso coinvolgono la popolazione anziana viterbese.
“Si è trattato di un momento utile per tracciare un bilancio sul ruolo della popolazione anziana sia a livello locale, che internazionale, ma anche per confrontarsi e conoscere più da vicino realtà esistenti, mai analizzate tanto approfonditamente”, è stato il commento dell’assessore Rotelli.
Due le sessioni dell’incontro, la prima, dedicata al ruolo attivo degli anziani in Europa, la seconda, incentrata sulle esperienze dei singoli Paesi europei. Tra i relatori, oltre all’assessore Rotelli il vice presidente del gruppo Uen-Ea, Jerzy Zajakala, il primo ministro della Lettonia, nonché membro del Parlamento Europeo Guntars Krasts, rappresentante della direzione generale per lo sviluppo, gli affari sociali e le pari opportunità; Anterio Kiviniemi, il membro del gruppo pensionati dell’Estonia, Meeri Ottenson, la responsabile del centro della terza età di Summerhill in Irlanda, Mary Nally e il responsabile di un interessante progetto nel Galles, Mark Allen. Ha concluso l’incontro, ricco di proposte e spunti riflessivi, la presidente del gruppo UEN-EA Maria Corrigan che, visto il grande interesse per l’argomento trattato, ha espresso chiaramente la volontà di riproporre a breve ulteriori appuntamenti dedicati alla popolazione anziana.
Dal seminario è stata evidenziata la priorità,da parte delle istituzioni, di sostenere gli anziani, per garantire loro un invecchiamento attivo attraverso la costante attenzione dei servizi sociali. “Gli enti locali devono adoperarsi per favorire al massimo la partecipazione dell’anziano alla vita cittadina - ha spiegato Rotelli nel suo intervento - non sempre, infatti, la popolazione anziana è sufficientemente informata su tutti i servizi di cui potrebbe disporre. Si affida spesso alle esperienze ed ai suggerimenti dei coetanei, restando in molte occasioni tagliata fuori ed isolata da una società che corre troppo in fretta per i suoi ritmi.
Credo che uno sforzo da parte delle istituzioni per individuare, sviluppare ed attuare forme di comunicazione ed informazione dirette esclusivamente alla terza età creerebbe un maggiore ed automatico coinvolgimento degli anziani, sviluppando la loro attiva partecipazione alla vita sociale, culturale ed economica del paese. “
Molto interesse hanno suscitato i dati forniti da Rotelli riguardo al “modello Viterbo” sui centri polivalenti, i soggiorni climatici, i corsi di ginnastica, il servizio di assistenza domiciliare e di utilità sociale, il centro diurno per l’Alzheimer, l’iniziativa “prendi in casa uno studente” , attività alle quali gli anziani viterbesi partecipano con grande e crescente entusiasmo e sulle quali è sempre costante l’attenzione dell’assessorato.