Viterbo 5 agosto 2005 - ore 17,30 - Senza Filtro - In merito alle polemiche sorte sul Calendario Venatorio della Regione Lazio la Cia è del parere che piuttostoché polemizzare inutilmente e strumentalmente, gli amministratori delle Giunte di Centrodestra dovrebbero chiedersi perché non sono stati riconfermati alla guida dei rispettivi Enti Locali.
Nella nostra Provincia, alla data odierna, non si è ancora insediato lAmbito di Caccia VT/1, mentre lAmbito di Caccia VT/2 per operare ha dovuto superare laperto boicottaggio della Regione Lazio e della Provincia di Viterbo.
Non si è voluto far decollare gli Ambiti Territoriali di Caccia perché è molto più semplice e comodo gestire gli appalti milionari del ripopolamento della fauna selvatica a discapito del funzionamento delle ZRC Zone Ripopolamento e Cattura.
La Provincia di Siena, limitrofa alla nostra, da anni irradia il proprio territorio con fauna selvatica proveniente dalle zone di ripopolamento e cattura, grazie al volontariato dei cacciatori, che in stretta e fattiva collaborazione con gli agricoltori, le amministrazioni locali ed il mondo ambientalista, gestiscono al meglio il territorio agro-silvo-pastorale.
Intorno al Calendario Venatorio della Regione Lazio a nostro avviso, considerate le proposte di modifica fatte proprie dallAssessore Regionale Daniela Valentini, si è montata una polemica eccessiva ed inutile.
La Cia in una ottica concreta e propositiva chiede alla Regione Lazio ed alla Provincia di Viterbo impegni certi su tre punti prioritari:
1) Insediare gli Ambiti Territoriali di Caccia e costituire il tavolo Regionale di coordinamento degli Ambiti stessi;
2) Approvare rapidamente i Piani Faunistico-Venatori Provinciali e Regionale;
3) Aumentare le risorse per le colture a perdere.
La Confederazione Italiana Agricoltori di Viterbo auspica che su questi temi vi sia la piena collaborazione di tutte le parti interessate in modo da dare sostanza e concretezza ad una gestione dellattività venatoria partecipata e condivisa.
Il Vice Presidente Confederazione italiana agricoltori
Nazzareno Bianchi