Viterbo 4 agosto 2005 - ore 0,10 -Senza Filtri -In merito lettera dal titolo Il matrimonio gay turba l'ordine pubblico" riceviamo dal Comune e pubblichiamo.
LAmministrazione Comunale sottolinea che non ha voluto compiere alcun atto di discriminazione. Si è invece limitata ad applicare quanto previsto dalla legge vigente sul territorio nazionale, che come noto non prevede il riconoscimento del matrimonio fra persone dello stesso sesso.
Non si tratta quindi di una decisione adottata deliberatamente dallAmministrazione, ma di legge vigente: il parere richiesto alla Procura della Repubblica, (che peraltro riporta un Decreto del Presidente della Repubblica) citato nella lettera di risposta (inviata al richiedente dal Consolato italiano ad Amsterdam e non dal Comune di Viterbo, come si evincerebbe dallarticolo), è stato soltanto ed unicamente un documento di ulteriore sostegno a quanto già previsto dalla legge che, si ribadisce, è la stessa su tutto il territorio nazionale e non consente quindi al Comune di Viterbo di registrare o omologare alcuna unione tra coppie omosessuali .
In aggiunta, va evidenziato che lo stesso Console, nella sua comunicazione al Comune di Viterbo, si affidava al DPR di cui sopra, ribadendo limpossibilità da parte dello Stato Italiano , a procedere con la registrazione.
Quanto poi al virgolettato pericolosi destabilizzatori dellordine pubblico, lAmministrazione rigetta ogni paternità di detta frase, mai utilizzata anche perché in questo contesto un atto contrario allordine pubblico, così come recita lart. 18, riportato nellarticolo, deve essere interpretato solo ed unicamente come non in conformità con la legge vigente e non certo come una etichetta di eversione.