Viterbo 4 agosto 2005 - ore 0,10 -Senza Filtri -Riceviamo e pubblichiamo la replica dei Comunisti Italiani alle dichiarazione del sindaco di Fabbrica.
Ci vuole molta, troppa fantasia per considerare lAmministrazione comunale di Fabbrica di Roma perseguitata dai Comunisti Italiani.
Intanto è doveroso chiarire il primo punto: Maria DAlessandro. Quello che nella maniera più assoluta risulta a tutti coloro che si interessano di problemi sociali e ancorché di politica, è che Maria DAlessandro, molto tempo prima che il marito, Di Meo, diventasse Assessore allAmbiente era già Consigliere Comunale, faceva e fa parte degli Organismi dirigenti del Partito a livello provinciale ed era come lo è tuttora membro del Comitato Centrale dei Comunisti Italiani.
Detto questo, e per entrare nel merito delle questioni, sono necessarie alcune considerazioni:
a Il sequestro della discarica. Riteniamo estremamente grave che rispetto ad un sequestro effettuato dalle forze dellordine, si trovi la voglia di far polemica anziché fare un mea culpa di almeno una settimana consecutiva, per non aver mai controllato il proprio territorio dal punto di vista ambientale. Non ci sono scusanti e non si può certo parlare di
zona dove i cittadini potevano appoggiare stufe, frigoriferi e quantaltro se il quantaltro sono cose per cui il Noe sequestra una discarica posta tra laltro in prossimità di noccioleti che sono qualificanti del nostro territorio.
b Lacqua. Il fatto stesso che il Sindaco prenda atto che da alcuni giorni lacqua sia stata dichiarata non potabile ci convince ancor di più di un modo certamente particolare di Amministrare.
Sono anni infatti che soprattutto nella stagione estiva gli abitanti di Parco Falisco vivono questa situazione, sono anni che Maria DAlessandro la denuncia, sono anni che lAmministrazione non interviene. Tra le tante latitanze va evidenziato che esiste una sentenza del Tribunale di Viterbo del 2003 con la quale si definisce comunale la zona di Parco Falisco e per la quale lAmministrazione ben si è guardata dal deliberare in tal senso.
Chiede inoltre, il Sindaco di Fabbrica, lintervento immediato della Provincia di Viterbo affinché invii autobotti con acqua potabile e quantaltro possa essere utile per alleviare i disagi della popolazione, non avendo il Comune i mezzi necessari. Non si senta perseguitato il Sindaco di Fabrica se gli ricordiamo che se non avesse speso qualche quintale di Euro della comunità per la ristrutturazione del Castello nuova sede del Palazzo Comunale, forse avrebbe avuto risorse per gestire al meglio la salute dei Suoi concittadini e la tutela del loro territorio.
Il Coordinatore Provinciale Comunisti italiani
Nando Riccitelli