Viterbo 4 agosto 2005 - ore 0,10 -Senza Filtri -Leconomia della Tuscia conferma la sua dinamicità nella creazione di imprese, nonostante le difficoltà strutturali e congiunturali. È quanto emerge dai dati ufficiali forniti da Movimprese, la rilevazione periodica condotta sul Registro delle Imprese nelle Camere di Commercio italiane. Per la provincia di Viterbo, infatti, il primo semestre 2005 si è chiuso con un saldo attivo di 137 imprese, generato da 1.131 nuove imprese iscritte e 841 cessazioni ed un corrispondente tasso di crescita al del +1,2%, al netto dellagricoltura.
Sugli scudi i settori delle costruzioni e del commercio che hanno segnato un numero di iscrizioni record, anche se è proprio al commercio che va attribuito un elevatissimo numero di chiusure. I settori che invece hanno fatto registrare i migliori tassi di sviluppo, anche se con volumi assoluti minori, risultano ancora quello definito dei servizi alle imprese e quello dei servizi turistico-ricettivi e di somministrazione. In flessione, invece. lattività manifatturiera, dato addebitabile sia a uno spostamento di imprese verso altri settori di attività, sia ad alcuni accorpamenti verificatisi nel comparto industriale.
Al di là del significativo incremento quantitativo spiega Francesco Monzillo, responsabile dellUfficio Studi e statistica della Camera di Commercio di Viterbo da qualche anno osserviamo il consolidamento della struttura imprenditoriale della Tuscia, attraverso la realizzazione di accorpamenti e la crescita del numero di società di capitale.
E proprio nellanalisi del movimento anagrafico per forma giuridica che si conferma la dinamicità delle società di capitale viterbesi, con un tasso che nel semestre scorso ha raggiunto il +3,3%. Prosegue, pertanto, la loro avanzata di lungo periodo che, tra il 2000 ed il 2005, ha prodotto una crescita complessiva di questo tipo di impresa del 48,5%, portando il peso percentuale sul totale delle imprese extra-agricole al 14,1%.