Riscrittura dellatto aziendale, completamento dellospedale di Belcolle, nuova valorizzazione degli ospedali periferici, garanzia dei servizi sul territorio. Da questi punti dovrà partire limpegno del nuovo direttore generale della ASL, il Dott. Aloisio. Questo con segnali di profonda discontinuità rispetto al passato.
Occorre mettersi al lavoro da subito per fare in modo che vengano rimarginate le ferite prodotte dalla gestione del centro destra in questi anni.
Abbiamo da sempre denunciato la mancata risoluzione da parte della Direzione Strategica della ASL negli ultimi tre anni, di alcuna delle criticità presenti nellAzienda, aggravando i disagi a cui sono sottoposti gli utenti e gli operatori sanitari. Per noi, un sano governo di una Azienda Sanitaria presuppone una analisi globale della realtà in cui deve operare, alla quale fare seguire chiari piani strategici discussi e condivisi con i dirigenti, gli operatori, le organizzazioni sindacali, le istituzioni, le associazioni di volontariato, gli ordini professionali.
In passato la direzione della ASL ha operato in maniera autoreferenziale, senza confrontarsi con gli altri soggetti. Si è creato così uno scollamento tra lospedale centrale e quelli periferici, mortificando questi ultimi fino al limite del collasso. Si è determinata una disorganizzazione dellassistenza territoriale (assistenza domiciliare, consultori, ambulatori specialistici) con gravissime ricadute sugli utenti e demotivazione degli operatori.
Peraltro tutto ciò ha comportato effetti devastanti sulleconomia aziendale con lievitazione della spesa, aumento della mobilità dei pazienti verso altre aziende regionali ed extraregionali, oltre ad aggravare la conflittualità tra gli operatori e tra questi e gli utenti. Un altro aspetto di questa sciagurata politica aziendale è stato il ricorso sistematico a consulenze milionarie e ingiustificate, alla cessione in gestione di interi rami di attività, con ulteriore aggravio dei bilanci, ma senza un sia pur minimo miglioramento delle prestazioni.
E necessario, fin da subito, marcare quindi una netta discontinuità con la passata gestione, costruendo attorno alla figura del nuovo Direttore generale una squadra forte e competente che governi la ASL viterbese.
Dirigenti competenti, linee strategiche chiare e condivise che diano ruolo e valore tanto al centro quanto alla periferia, tanto agli ospedali quanto al territorio. Per far ciò occorre valorizzare le professionalità aziendali già esistenti.
Va quindi segnata in tempi rapidissimi una netta inversione di tendenza per fronteggiare la drammaticità della situazione, bloccando i tentativi della direzione uscente della ASL di attuare decisioni prese nella fase pre-elettorale con una chiara logica di scambio.
In sintesi sono questi gli elementi sui quali i DS chiedono al nuovo Direttore generale un vero e proprio cambio di passo. Sulla base di questo saremo pronti a collaborare, facendo fino in fondo la nostra parte per il bene della sanità viterbese. Saranno i fatti ed il lavoro concreto a mettere alla prova la nuova direzione generale della ASL viterbese.
Andrea Egidi
Segretario Provinciale Ds
"Nella maggior parte dei casi non conosco i direttori generali delle Asl nominati Marrazzo. E non potrebbe essere altrimenti, visto che il metodo scelto è stato quello della consultazione con il comitato dei saggi - ha dichiarato il capogruppo dei Ds Giuseppe Parroncini - La nostra speranza è che il presidente abbia scelto veramente i più bravi. Li vedremo all'opera. Sarà il loro lavoro, fin dai dei prossimi mesi, a dettare il nostro giudizio. I cittadini del Lazio si aspettano un cambio di marcia e una forte discontinuità rispetto al passato.
Spero che la cosiddetta asticella, in qualche caso, non si sia abbassata troppo. I nuovi manager dovranno dimostrare l'autorevolezza e l'autonomia necessaria. Bisogna rompere quell'intreccio affaristico che negli ultimi anni ha portato al disastro la sanità laziale".
"Con le nomine ufficializzate ieri da Marrazzo si chiude una pagina buia nel governo delle Asl" ha dichiarato il segretario regionale dei Ds Michele Meta.
"Una pagina che ha portato al disastro, non solo per quanto riguarda i conti ma anche per la qualità dellassistenza. Servivano nuovi vertici in tutte le Asl e le aziende ospedaliere, l"avevamo annunciato e abbiamo mantenuto limpegno. Il faro che ha ispirato le scelte di Marrazzo è stata la competenza, la qualità dei direttori generali. E' stato questo il nostro assillo, in un quadro di equilibrio. E stata un"impresa straordinariamente impegnativa, ma il risultato complessivo è in linea con le nostre aspettative. Le scelte fatte sono tutte di alto livello, con punte di vera eccellenza. Resta qualche dissenso, qualche distinguo, ma vedrete che anche le perplessità manifestate da alcuni esponenti della maggioranza saranno superate dal lavoro che inizierà da subito.
Questa squadra, insomma, ha tutte le carte in regola per raggiungere gli obiettivi che ci siamo dati fin dal programma elettorale: riportare sotto controllo i conti della sanità in un quadro di miglioramento del servizio sanitario".