Viterbo 3 agosto 2005 - ore 1,16 - Senza Filtro - Appare a molti evidente che il trasversalismo, il tradimento politico dellelettorato, la interpretazione capziosa di evidenti situazioni di incompatibilità, la difesa dei privilegi di gruppi particolari ed il riaffacciarsi prepotente del clientelismo territoriale più spinto, fanno da sfondo al riemergere di un cetaceo che in molti ritenevano estinto: la balena bianca.
La cronaca politica di questi giorni ne è fortemente impregnata e traspare con molta amarezza un quadro politico generale nel quale personaggi che hanno responsabilità storiche per essere stati protagonisti di un modo deteriore di far politica si affacciano prepotentemente sulla stampa locale non solo per riaffermare il primato di talune discutibili scelte ma addirittura per tentare di emarginare e far considerare arrogante e rissaiolo chi non si piega a questo modo deteriore dintendere la politica.
I cittadini, ritengo, si attendevano dal centro-destra un rinnovamento politico, morale e culturale ed una classe di governanti che avesse il coraggio di comportarsi in modo diverso tale da non far dire alla massa degli elettori: destra, centro e sinistra si comportano allo stesso identico modo appena riescono ad accaparrarsi una poltrona, tanto vale votare luno o laltro perché intanto le cose non cambiano.
Per A.N. o per lo meno per la stragrande militanza che si richiama a certi valori e quindi ad un accentuato senso di responsabilità allorquando esercita una funzione pubblica, è di fondamentale importanza che lazione politica sia disinteressata e non condizionata da continui patteggiamenti verticistici ed impegolata in trame di piccolo potere locale.
La questione morale (peraltro sollevata anche da un illustre esponente della sinistra nei confronti dei governatori regionali del suo partito) non può essere sottaciuta e avvolta in una cortina fumogena di perbenismo e moderazione, attraverso lapparente difesa da presunti attacchi personali, facendo cadere nel dimenticatoio eventuali gravi responsabilità politiche.
E lennesimo tentativo di far rinascere un certo central-moderatismo dimentico di quei valori cattolici di probità a salvaguardia degli interessi comuni.
Proprio in un rapporto di una commissione di studio appositamente istituita per evidenziare e debellare il fenomeno della corruzione in Italia (inviata alla Presidenza del consiglio) si evidenziava la necessità di fissare norme più rigide sulle incompatibilità anche perché periodici rapporti dei sondaggi comparativi fra i vari paesi europei, condotti dallEurobarometro, collocavano (e ritengo poter affermare collocano) regolarmente lItalia nella posizione più bassa (e assai inferiore a quella della Gran Bretagna), quanto a consenso, o fiducia, della popolazione nella classe e nelle istituzioni politiche. E ugualmente indicavano una forte caduta negli ultimi tempi.
A tutto ciò si aggiunga quanto mettono in evidenza recenti ricerche condotte in Italia sul fenomeno che potrebbe chiamarsi della "corruzione della politica non corrotta". In queste ricerche si mostra che, in presenza di corruzione, anche i politici non corrotti sono portati a non denunciare la corruzione di cui vengono a conoscenza, e ad usare, invece, le loro informazioni al riguardo per ottenere vantaggi "politici" dai loro colleghi di altri partiti, pur senza seguirli sulla via della corruzione.
Siamo fiduciosi che la voce di protesta contro questi spocchiosi atteggiamenti non tarderà a manifestarsi e sarà talmente forte che non sarà possibile non udirla o contrabbandarla per un sussurro isolato.
Vice Presidente Provinciale A.N.
Bruno Barra