Linea Viterbo - Roma- Continua lo stillicidio di ritardi - Ieri un'ora e quaranta - Interviene il pendolare di lungo corso Luigi Tozzi
"Disagi come da regolamento..."
Viterbo 31 agosto 2005 - ore 10
Senza Filtro - Eventi eccezionali posso accadere, come quello di ieri, che ha di fatto bloccato la linea FM3, causato, si dice, dalla rottura della sincronizzazione dei passaggi a livello tra le stazioni di Anguillara e Bracciano.
Il problema è sempre la gestione e la considerazione che si ha dei fruitori del servizio.
Mi trovavo sul "diretto" per Viterbo delle 17.42 alla stazione di Roma S. Pietro. Arrivati a Cesano ci comunicano che cerano dei problemi sul tratto tra Anguillara e Bracciano e che si doveva scendere e prendere un altro treno per proseguire, che avrebbe però fatto alcune fermate intermedie.
Diligentemente scendo e mi seggo sulle nuove carrozze. Dopo quasi mezzora finalmente si parte!
Arriviamo ad Anguillara dove ci fermiamo di nuovo per aspettare il treno che veniva da Bracciano, essendo la tratta Cesano Viterbo a binario unico. Si riparte e ci si riferma alla stazione di Crocicchie per circa mezzora, sempre per aspettare un altro treno in senso contrario.
Finalmente dopo un'altra mezzora circa si riparte. Arriviamo a Viterbo con unora e quaranta di ritardo.
Nel frattempo le FS avevano allertato le Polizie municipali di Anguillara e Bracciano per gestire il transito dei treni ai passaggi a livello.
Tutto regolare, tutto ben gestito. Tranne che per un piccolo particolare.
Nella tratta tra Bracciano e Viterbo il treno si ferma in tutte le stazioni senza far scendere la gente.
Trattandosi del primo treno che passava dopo due ore sarebbe stato normale, visto che ci si fermava, far fare il servizio passeggeri. Ma il capo treno ci dice che non essendo previste e, non avendo richiesto lautorizzazione, a norma di regolamento, non avrebbe fatto scendere nessuno.
A norma di regolamento il capotreno non si è messo dalla parte di chi subiva il disagio. A norma di regolamento non si è preoccupato di alleviarne il disagio, magari chiedendo lautorizzazione alla sede
regionale di fermarsi per fare il servizio viaggiatori, ma ha aspettato che qualche dirigente gli dicesse che fare. Spesso il generale perde le battaglie perché il suo capitano aspetta gli ordini, ma quest"ultimo
non gli comunica quale è la situazione sul campo.
A norma di regolamento non è punibile. Un regolamento che non può prescindere dalla buona volontà di chi lo applica, da chi, viaggiando come noi pendolari, conosce tutte le difficoltà e i disservizi che ogni giorno si incontrano su questa tratta.
Altre volte ho, per fortuna, incontrato personale diverso da quello di ieri, che ha cercato di venire incontro alle esigenze del cliente, prima ancora che questo glielo chiedesse. Ieri purtroppo no.
Per la cronaca aggiungo che il ritardo di ieri si èaggiunto a quello di 30 minuti di martedì mattina e di 20 minuti di martedì sera (totale 50 minuti in un giorno di lavoro). Eventi eccezionali si possono verificare, ma qui ormai è la normalità .
Luigi Tozzi
(pendolare di lungo corso)