Viterbo - Marcello Meroi parla di An, della situazione a palazzo dei Priori, del sindaco Gabbianelli che a Santa Rosa va in vacanza
"Non credo che Giancarlo abbia intenzione di candidarsi..."
Viterbo 30 agosto 2005 - ore 16
-Una situazione sempre più kafkiana. Con il sindaco di Viterbo, Gabbianelli, che va in ferie sotto santa Rosa. E non risponde al telefono. Non si sa neppure dove sia in vacanza. Almeno non lo sanno anche stretti collaboratori, Sembra torni domani.
La situazione politica si avvita su se stessa, e Gabbianelli che fa... tace e si isola. Tanto che perfino i più stretti collaboratori non riescono a parlarci.
Il sindaco sembra essersi preso una pausa di riflessione. E in effetti ne ha ben donde. La situazione politica gli si è rovesciata di fronte come un guanto.
A livello locale continua il tiro al bersaglio di Bonatesta. Ed il sindaco sembra sempre più ostaggio di Gigli, che, dentro lUdc, potrebbe operare per tagliargli gradualmente le unghie.
Gabbianelli appare sempre più un leone in gabbia. Un leone in gabbia che si rifiuta perfino di ruggire. E cè chi si sta adoperando per trasformarlo in uno di quei leoni di carta pesta. Tanto decorativi, ma così inoffensivi.
A livello nazionale poi la situazione appare a dir poco difficile, con la Casa delle libertà con un leader sempre più debole e quelli dellUdc in libera uscita, Tabacci in testa. Tempi duri per chi si volesse candidare alle politiche. Gabbianelli non ha la strada aperta neppure da questo punto di vista. Una sorta di stallo.
In questa situazione appare interessante capire cosa pensa di questo stato di cose il deputato di An Marcello Meroi. Uno dei protagonisti della politica del centrodestra.
La situazione è ben strana. Con il sindaco di Viterbo che ha come principale oppositore il presidente del suo partito Bonatesta.
Beh veramente io non la metterei in questo modo. Certo dei problemi ci sono. E notorio. Sarebbe sciocco negarlo. Ma va detto - afferma Meroi - che anche quando sono stato sindaco io, cerano diversità di vedute con il partito. Una differenza di vedute può essere legittima. Il problema sorge quando non si trova poi una sintesi. Quando manca la comunicazione. E una questione di metodo. Se due personaggi importanti del partito sono in contrasto, non è possibile che lo scontro si svolga sulle prime pagine dei giornali. Una situazione di questo tipo non può andare avanti. Chi viene danneggiato è il partito nel suo complesso. Ripeto: ci possono essere visioni diverse, ci mancherebbe, ma non si può tutti i giorni mostrare allelettorato questo scollamento. vanno individuate le sedi opportune per trovare una intesa.
Bonatesta, però, continua a spiegare da mesi che non è lui che non vuole il dialogo, ma che sindaco e assessori di An non rispondono più al partito.
Guardi, voglio spersonalizzare la questione. Quando si creano problemi di questo tipo, non ci si può permettere di non trovare una soluzione. Non si può pensare che poiché non ci parliamo, la situazione va avanti allinfinito.
Concederà che un po difficile trovare una soluzione se non si comunica. E allora come si risolve il problema?
Credo che lunica soluzione sia di affrontare la situazione nelle sedi nazionali del partito. Voglio sottolineare che qui nessuno vuole cacciare nessuno. Si vuole solo trovare una soluzione plausibile. In passato è già accaduto. Siamo stati chiamati a Roma, per stabilire un modus vivendi qui a Viterbo. Tre anni fa ci chiamò il presidente Fini e chiarì, in dieci minuti, i ruoli di ciascuno. Se rimaniamo a Viterbo, a me sembra che non si possa trovare una soluzione. A meno che non ci metta le mani Santa Rosa....
A proposito di Santa Rosa. Ma come è possibile che il sindaco di Viterbo vada in ferie a Santa Rosa? Mancano pochi giorni alla festa, con tutto quello che questo comporta sul piano operativo, e non si sa neppure dove sia Gabbianelli.
Mah, conoscendo Giancarlo credo che comunque tenga la situazione sotto controllo. Grazie ai moderni mezzi di comunicazione, non ci dovrebbero essere problemi. E poi cè il vicesindaco, gli assessori....
Lei è andato mai in ferie in questo periodo dellanno quando era sindaco?
No.
Ma non le sembra che Gabbianelli sia ormai ostaggio di Gigli?
Una cosa va sottolineata: Gigli non ha lasciato la coalizione. Capisco i problemi che può suscitare allinterno dei partiti luscita da Forza Italia e lapprodo nellUdc. Ma a livello di coalizione la questione è diversa. E non entro, ovviamente, nelle questioni interne dei partiti. Quello che conta è che in realtà Gigli continui a sostenere la giunta Gabbianelli. Mi sembra che Gigli abbia rinnovato la sua fiducia nelle giunta ed è questo che conta. Non si tratta di essere ostaggi... Sono anche certo che Gigli rimarrà da questa parte.
E per le candidature alle politiche come la mettiamo?
Prima dovranno valutare i singoli partiti e poi toccherà alla coalizione decidere. I partiti per prima cosa dovranno valutare sulloperato dei parlamentari uscenti. Se ci sarà un giudizio positivo e una intesa allinterno della coalizione verranno confermati oppure sostituiti.
Di solito i parlamentari uscenti vengono confermati a Viterbo nel centrodestra.
Da trenta anni a questa parte i deputati uscenti sono sempre stati confermati. Mi sembra anche che lattività dei parlamentari viterbesi sia stata buona. Ma per esperienza so che la conferma delle candidature ci sarà solo allultimo momento. Come sempre.
Ma i collegi viterbesi sono ancora sicuri per il centrodestra?
Di sicuro non cè nulla. Saranno elezioni difficili. Vince chi mostra maggiore coesione e compattezza. Anche per questo vedo positivamente il recupero della Mussolini. E chiaro che per vincere bisogna non creare frizioni, fratture. Certo che se lUdc decide di andare da sola, le cose si complicano a dismisura. Di una cosa sono certo: se rimarremo compatti come coalizione, il Viterbese rimarrà un ottimo bacino elettorale per il centrodestra.
Una domanda un po provocatoria: Giancarlo Gabbianelli si candiderà alle politiche al suo posto o di Bonatesta?
Non credo, sinceramente, che Giancarlo abbia questa intenzione. E questo per diversi motivi. Intanto è stato eletto sindaco appena una fa, e non credo che abbia intenzione di concludere anzitempo il mandato affidatogli dai cittadini. Credo che voglia completare molte cose che ha iniziato. E poi si tratta di un buon sindaco. Come potremmo spiegare la cosa ai cittadini. Penso che Giancarlo pensi la stessa cosa. Va anche ribadito che le candidature debbono essere vagliate dai partiti e dalla coalizione. Se ci fosse una possibilità di candidatura di Giancarlo, perché ad esempio è caduta lamministrazione, comunque i partiti dovrebbero valutare loperato dei parlamentari uscenti. Parlamentari che mi sembra abbiano fatto un buon lavoro. Le prossime elezioni, infine, non saranno una passeggiata. Saranno un un percorso difficile. Se ci aggiungiamo la confusione che nascerebbe da una fine prematura dellattuale amministrazione, tutto diventerebbe più complicato. E poi Giancarlo una volta terminato il normale il mandato amministrativo, non avrà che un anno e mezzo da aspettare per essere candidato. Troverebbe una situazione diversa con due parlamentari con dieci e quindici anni di anzianità. Questo ovviamente se vinciamo. Se perdiamo non troverebbe nessuno. Mi sembra una strada lineare. Non ci sarebbero problemi dal punto di vista procedurale.
Visto che nel suo partito non avete grande possibilità di comunicare, Tusciaweb, le offre la possibilità di dire qualcosa a Gabbianelli e Bonatesta direttamente...
Stiamo vivendo un periodo negativo per le polemiche interne. Polemiche che non fanno bene al partito. Vorrei fare un appello a tutti e tre, me compreso. Una situazione di questo tipo non può continuare. In passato si è riusciti a trovare una sintesi, anche dopo scontri duri. Credo che gli elettori da noi tre si aspettino un chiarimento definitivo. Questo è fondamentale per ottenere un buon risultato. Un tentativo in ogni caso va fatto. Al di là degli errori che ciascuno può aver fatto, dei pessimi caratteri che abbiamo, possiamo e dobbiamo trovare una soluzione. Non possiamo fare i separati in casa. Un tentativo di conciliazione è obbligatorio. E mi auguro si trovi una intesa.