Viterbo -Interviene il segretario dello Spi- Cgil Antonio Filippi
Il carovita si mangia le pensioni
Viterbo 30 agosto 2005 - ore 0,30
Senza Filtro - Finita lestate, la pioggia di questi giorni ci fa sentire già in autunno, che si preannuncia difficile per i lavoratori, denso dincognite sia per il posto di lavoro che per i contratti scaduti che non si vogliono rinnovare, ma i più penalizzati saranno gli anziani oltre i 65 anni.
Secondo i calcoli dellOsservatorio della Terza Età, in un anno il potere dacquisto degli anziani si è ridotto dell8,7%.
Il conto è presto fatto. Secondo le associazioni dei consumatori negli ultimi dodici mesi gli italiani hanno dovuto affrontare aumenti per 951 euro.
Una vera batosta per quei 10.964.000 pensionati che ricevono un assegno mensile medio di appena 837 euro, nella nostra provincia si deve tener conto che ci sono circa 52.000 pensioni al disotto di 514 euro il mese.
In pratica il carovita si è mangiato più di un mese della loro pensione, costringendoli a fare i salti mortali per andare avanti,impresa non facile, visto che i due terzi della pensione va spesa per laffitto, la sanità, il cibo.
Lautunno non lascia ben sperare, già si annunciano nuovi aumenti delle bollette di luce e gas, rispettivamente del 5 e del 3.5%, con un ulteriore aggravio di circa 47 euro a famiglia.
La minore disponibilità di denaro da parte degli anziani, avrà effetti anche nella catena di solidarietà che normalmente si riversa sui figli e sui nipoti.
Losservatorio della Terza Età ha rilevato che il 76% degli anziani spende circa 900 euro per aiutare le famiglie dei propri figli, comprando scarpe, abbigliamento, libri, giocattoli, fino da integrare la rata del mutuo.
Un soccorso economico provvidenziale per il 30% delle famiglie italiane e viterbesi.
La situazione è veramente drammatica, non si può continuare a far finta che tutto va bene.
Milioni di famigli non ce la fanno più a correre dietro ai prezzi impazziti, soprattutto gli anziani diventano sempre più poveri, e come abbiamo visto le ristrettezze si ripercuotono allintera famiglia.
Il Governo, lo Stato, hanno lobbligo di intervenire, senza aspettare ulteriore tempo, prendano esempio anche da altre Nazioni che erogano ai pensionati gas , energia , telefono a prezzi ridotti.
Lo SPI-CGIL è da tempo che denuncia che il lievitare delle tariffe rende sempre più difficile la vita dei pensionati.
Si rende indispensabile agire immediatamente, come SPI-CGIL chiediamo che allinterno della prossima finanziaria, ci sia previsto uno stanziamento economico per una somma una tantum a titolo di risarcimento per la perdita del potere dacquisto delle pensioni negli ultimi anni.
Chiediamo a tutti i parlamentari della Tuscia di esprimersi in favore della proposta, chiediamo a tutti i partiti politici di impegnarsi in questa direzione e sostenerla in Parlamento.
Non permettiamo che i nostri anziani affrontino da soli linverno, in una società civile non può accadere.
Antonio Filippi
Segretario provinciale Spi-Cgil