Viterbo 2 agosto 2005 ore 0,10 Senza Filtro - Ho appreso dalle pagine di Tusciaweb che il Comune di Viterbo si è rifiutato di trascrivere l'atto di matrimonio tra Pierangelo Bucci e Jaco Rozendaal celebrato a Rotterdam l'11 giugno del 2003.
Dato che si tratta di un matrimonio tra omosessuali la trascrizione dello stesso turberebbe secondo Palazzo dei Priori, niente poco di meno che, l'ordine pubblico.
Annaspando nel quadro normativo l'amministrazione comunale ha cercato un'improbabile sponda, per la mancata trascrizione, nell'art. 18 del D.P.R. 396/2000, che recita: "Gli atti formati all'estero non possono essere trascritti se sono contrari all'ordine pubblico".
Quale fantasioso passaggio logico consentirebbe di estrapolare dal testo dell'articolo testè riportato la decisione presa?
E' veramente difficile immaginarlo.
In qualità di segretario di Rifondazione Comunista, consigliere Comunale di minoranza e di semplice cittadino, sento di dover immediatamente esprimere costernazione e totale contrarietà di fronte ad un provvedimento definibile ridicolo nella sua enormità.
Non conosco Rozendaal, ma conosco Pierangelo Bucci perché ha vissuto a Viterbo dove è stato studente universitario presso la facoltà di Beni Culturali e dove, tra l'altro, ha ricoperto la carica di segretario del circolo di Viterbo di Rifondazione Comunista.
Esprimo rammarico e solidarietà a Pierangelo e Jaco per l'atto discriminatorio che il Comune di Viterbo ha perpetrato nei loro confronti.
Nello stesso tempo prendo spunto da tale vicenda per tentare di promuovere una riflessione intorno al riconoscimento delle coppie omosessuali, di genotipo maschile o femminile che siano, all'istituto del matrimonio civile tra le stesse e alla possibilità di concedere loro di avere in affido o di adottarebambini.
In ordine all'adozione, per esempio, che differenza c'è tra una coppia eterosessuale e una omosessuale, entrambe sufficientemente abbienti e rispettose del decoro e delle leggi.
Le autorità ecclesiastiche, gli intellettuali e le autorità statuali di matrice cattolica fanno leva sull'immoralità e sulla perversione dei rapporti omosex come ostacolo all'adozione. In questo modo fanno breccia nell'immaginario collettivo, nell'emotività e nell'ipocrisia che permea la nostra cultura.
Mi domando cosa c'entrino le abitudini sessuali delle persone con l'attitudine all'adozione. Forse una coppia eterosessuale "normale" ha rapporti sessuali di fronte ai propri figli adottati o naturali che siano?
Non credo proprio.
Qualsiasi psicologo,assistente sociale o istituzione preposta a decidere su un'adozione, è chiamato a valutare il potenziale educativo di una famiglia.
Una coppia che manifesti squilibrio e costumi non consoni alla crescita educativa di minori, deve essere oggetto di provvedimenti che le impediscano di
crescere bambini.
L'eterosessualità non è garanzia quindi di idoneità a metter su famiglia.
Esiste una casistica infinita di drammi vissuti da minori in contesti di famiglie eterosessuali.
Consentitemi ancora un po' di brain-storming; forse il timore dei "fanatici" dell'eterosessualità potrebbe essere quello della "trasformazione" in gay e in lesbiche dei bambini affidati o concessi in adozione a coppie omosessuali.
Ma gli attuali gay e lesbiche sono nati per generazione spontanea o sono nati e cresciuti all'interno di famiglie eterosessuali, con un papà maschio e una mamma femmina?
Non sarà il caso di verificare se le abitudini sessuali degli individui siano indipendenti rispetto a quelle dei loro dei genitori?
Quanto peso hanno la chimica, gli ormoni, i geni?
Quanto incidono le scelte culturali delle persone e l'organizzazione delle società di cui fanno parte?
E soprattutto, non sarà il caso rispettare le diversità in qualsiasi ambito, purché non calpestino i diritti degli altri, in modo da gettare le basi per un mondo migliore?
Cerchiamo di uscire dallo stereotipo di "città di provincia", nel senso di provinciale, di mentalità e abitudini di vita arretrate.
In questo ambito mi sento di dire: "Viva Zapatero"!!!
Marco Prestininzi
Segretario del Partito della Rifondazione Comunista
Circolo di Viterbo
Consigliere Comunale.