Viterbo 27 agosto 2005 - ore 0,25
-Le feste dellUnità e della Sinistra Giovanile nella Tuscia, mentre si confermano anche questanno appuntamenti seguiti con interesse e partecipazione dai cittadini, stanno offrendo momenti importanti per serrare il confronto tra i partiti dellUnione.
I dibattiti e gli incontri svolti nelle feste sono infatti loccasione per valutare i primi mesi delle nuove amministrazioni regionale e provinciale guidate da Piero Marrazzo e da Alessandro Mazzoli. Ma sono anche una sede di confronto per costruire liniziativa dei prossimi mesi, in vista delle scadenze elettorali politiche e amministrative del 2006.
LUnione lancia infatti una sfida decisiva per il Paese, candidandosi a guidare una azione di risanamento e di sviluppo dopo gli anni disastrosi del governo Berlusconi. Le elezioni primarie del 16 ottobre rappresentano un passaggio essenziale di questa sfida. Esse dovranno infatti costituire un importante momento di partecipazione e di mobilitazione dei cittadini, che dia forza ad una nuova idea di governo per lItalia.
Dopo i cinque anni di governo della Casa delle libertà occorre saper raccogliere ulteriormente i segnali che ci arrivano da un Paese più incerto, più povero, più indebitato.
Chiamare a raccolta le energie e le forze migliori, indicare loro un nuovo orizzonte, una nuova sfida: ricollocare lItalia al posto giusto, cioè tra i Paesi leader dellUnione Europea; riaccendere i motori dello sviluppo e delloccupazione; fornire una risposta radicalmente alternativa allidea di guidare un Paese a briglie sciolte; rimettere in campo una idea alta della gestione dei conti pubblici.
Questo lo si fa solo se lUnione organizza un lavoro unitario nella società; le sfide di questo Paese saranno superate con un ampia convergenza sulle scelte da fare. Penso principalmente alle forze sociali e al mondo del lavoro, perché da quel mondo sindacati e imprese si può rilanciare una nuova idea di Paese.
Questo anche a Viterbo. Aprire un confronto ed una iniziativa, a partire dalla prossima Legge Finanziaria, con le forze sociali serve non solo ad una mobilitazione più ampia, quindi più forte, ma serve soprattutto a costruire insieme una piattaforma politica per il viterbese: quella che porteremo al governo del Paese.
In questo senso i DS appoggiano con forza e convinzione la candidatura di Romano Prodi alle elezioni primarie quale leader di una coalizione dalla forte impronta riformatrice, che guardi al rilancio della sfida europea, capace di contrastare la crisi economica, la sfiducia, il declino morale e sociale e la perdita di credibilità del Paese, anche attraverso un forte processo di rinnovamento della politica.
Ma la vicenda delle primarie, per quel che ci riguarda, deve costituire anche un momento di rafforzamento della coalizione a livello locale. Il prossimo anno nella Tuscia andranno infatti al voto 19 comuni su 60. Il nostro obiettivo è di partire dalla coalizione dellUnione in tutti i centri, aprendo quindi in ciascuna realtà alle forze che guarderanno con interesse alle nostre proposte sapendo che i problemi e le soluzioni, quindi i programmi, sono lelemento centrale di confronto centrale per costruire dappertutto liste vincenti.
Andrea Egidi
Segretario provinciale dei Ds