Viterbo 26 agosto 2005 - ore 0,10
Senza Filtro - Al Consigliere Contardo su mensa e dintorni.
La questione sulla interpretazione dellart. 42 del D.lgs 267/2000 può senzaltro in assoluto essere aperta a diverse opinioni.
Se non vado errato nella precedente consiliatura il precedente contratto fu prorogato con atto del Consiglio ed addirittura una delle ragioni addotte dallallora Giunta a supporto di tale proposta vi era quella del vantaggio derivante dal lascito da parte della ditta richiedente la proroga di una mensa dotata di arredi ed attrezzatura idonee, col che la questione specifica oggi non si sarebbe nemmeno posta.
Perché nel frattempo proprio in sede di commissione a fronte di precisa interrogazione ci è stato comunicato che tale struttura non è più idonea ed utilizzabile.
Tantè che viene richiesta, subito anzi prima, giustamente idonea e qui.
Altro è nello specifico invece la questione sollevata riguardo la condizione del requisito di essere nella disponibilità al momento della partecipazione alla gara del Centro di produzione e confezionamento pasti sito nel territorio comunale, requisito che è difficile non appaia in contrasto con quel divieto di prescrizioni tecniche aventi carattere discriminatorio imposte dalla direttiva comunitaria ( v.di direttiva 92/50/CEE) che la Corte Costituzionale, con la nota sentenza 170 del 8/6/1984 prescrive , ai sensi dellart 177 del Trattato comunitario, imponendo ai funzionari della PA di attenersi scrupolosamente a tali principi ed altresì ai magistrati lobbligo di disapplicazione di eventuali provvedimenti normativi contrastanti. Ed è su questo punto che al di là dei voti o non voti e delle competenze che si sono concentrate le obiezioni espresse, motivate e ripetute in sede di Commissione, delle quali non è stato minimamente tenuto conto.
Non bisogna essere strologhi per desumere che dove non ci sono concorrenti non cè gara. Tantè che nel bando è già prevista la facoltà di aggiudicazione anche in caso di un solo concorrente.
Questo requisito nei termini richiesti ha un carattere discriminatorio o è solo a tutela e garanzia del servizio richiesto?
Il consigliere Contando sa quanto e come il nostro gruppo si è battuto anche con proposte concrete e precise- perché il servizio di refezione scolastica comunale venisse migliorato. Non cè spazio quindi nemmeno per pensare che i DS possano legittimare scelte che non vadano nella più rigorosa pretesa di garanzie di igienicità, funzionalità ed adeguatezza di un servizio così delicato.
Posso infine comprendere la difesa dufficio di Contardo, che ovviamente mi convince poco. Il che chiaramente non farà venire meno la nostra particolare attenzione su una materia come quella degli appalti susciti , vista la disinvoltura con cui a nostro avviso in materia opera lamministrazione, soprattutto in relazione agli affidamenti e riaffidamenti che ruotano intorno alle società controllate e alla pletora di incarichi fiduciari distribuiti a piene mani sulla base di intepretazioni e pareri, quando sarebbe almeno più opportuno, se non propriamente più aderente alle norme di legge, procedere sempre col massimo della trasparenza e della più ampia partecipazione.
Sandro Mancinelli
Consigliere Comunale