Viterbo 26 agosto 2005 - ore 16,10
Senza Filtro - Ammetto di aver letto con un certo interesse le affermazioni, comparse oggi sugli organi di stampa, del Presidente della Provincia Mazzoli in merito allimpegno della sua giunta per la promozione del Trasporto della Macchina di S. Rosa. Saluto infatti con sincera soddisfazione la prima risposta alle mie interrogazioni che non sia la lunga sequela di insulti che di solito questa amministrazione riserva alle domande della minoranza ma un primo timidissimo tentativo di dare alcune spiegazioni. Anche perché, se ben analizzate le parole di Mazzoli servono a chiarire finalmente la logica di alcuni provvedimenti che a noi semplici cittadini paiono cervellotici e che invece ora trovano una possibile(?) spiegazione.
Eh sì perché caro Mazzoli, come lei stesso ammette, la Strada Cimina è stata parzialmente asfaltata non perché serve a migliaia di viterbesi per recarsi tutti i giorni a Roma per lavoro, ma perché più semplicemente ci si svolge sopra una gara automobilistica! Viene a questo punto spontaneo ringraziare lAci di Viterbo e il suo Presidente Sandro Zucchi per questa opportunità che ha dato a noi viterbesi, e insieme lanciare un appello affinché nei prossimi mesi il presidentissimo Zucchi decida di effettuare gare anche sulla Tuscanese, Tarquiniese, Veientana, Teverina
chissà che così facendo non ripartano i lavori di sistemazione viaria misteriosamente interrotti dalla sua giunta?
Caro presidente ora finalmente capisco qualcosa in più di alcuni suoi provvidenti! Ora comprendo che avete deciso di sistemare alcune strade bianche del litorale (non di competenza della provincia) non per favorire pochi, ma invece per consentire ad alcuni fortunati cittadini di raggiungere più facilmente Viterbo la sera del 3 settembre; comprendo che avete nominato un direttore generale da 100 mila euro non per pagare una cambiale elettorale, ma al contrario per garantire che la sera di S. Rosa tutto funzioni perfettamente nellaccoglienza degli ospiti (o presunti tali) allinterno di palazzo Gentili; capisco che avete acquistato 51 mila euro di mobili per le segreterie, non per soddisfare le eccessive pretese di pochi, ma invece per garantire alloggi più confortevoli per gli stessi ospiti estasiati di fronte al trasporto della macchina di S. Rosa.
Grazie presidente di averci dato questa spiegazione
Mi permetta però di darle un consiglio: torni a dei metodi di promozione del territorio più convenzionali, perché queste iniziative pure importanti non produrranno nessun effetto nel far conoscere né Viterbo nè le sue bellezze.
Faccia magari come abbiamo fatto noi negli anni precedenti: realizzi migliaia di copie di materiale cartaceo e audiovisivo da distribuire ai turisti, partecipi alle fiere internazionali insieme agli altri enti promuovendo anche la sera del 3 settembre, continui nellopera di valorizzazione delle strutture culturali come il Museo dei Facchini o la Casa di S. Rosa, aiuti a far crescere le importanti iniziative delle Mini Macchina di S Rosa, lavori in sinergia con comune e sodalizio sulla realizzazione di un museo per le Macchine, e soprattutto non creda che una manciata di spiccioli da sola possa risolvere i problemi.
Serve al contrario continuare nellopera di grandi investimenti per la promozione fatta dagli enti in questi anni, scoprirà solo allora che, i giorni del 2 e 3 settembre, i viterbesi apprezzano queste iniziative molto più dei soliti interventi clientelari a cui la sua giunta pare affezionata.
Mi permetta, infine una piccola chiosa sullutilizzo di Palazzo Gentili la sera del 3 settembre, vede presidente nessuno nega che lente abbia necessità istituzionali di rappresentanza, più modestamente le volevamo far notare che tali esigenze sono sempre esistite, ma che tutti i presidenti dal centro-destra al centro-sinistra le hanno sapute conciliare con le aspettative dei comuni cittadini, fra cui anche i dipendenti della provincia. Come vede, caro Presidente, anche stavolta la sua tanto sbandierata discontinuità di fatto è solo un abbandono del buon senso.
cordialmente
Il consigliere provinciale
Giovanni Maria Santucci