Viterbo 26 agosto 2005 - ore 0,10
Senza Filtro - "Una volta si chiamava collaborazione, dialogo, concertazione. Oggi, chi si permette di fare valutazioni o proposte sui problemi cittadini, viene purtroppo additato come uno che vuole sfasciare tutto o, peggio ancora, imputato di... lesa maestà". Inizia cosi la nota diffusa alla stampa dal presidente provinciale di Alleanza Nazionale che prende posizione sulla polemica nata in questi giorni a seguito della possibilità che il Comune vieti tavoli e sedie all' esterno dei bar il giorno del passaggio della Macchina di Santa Rosa.
"Non si può dire (come ha detto nei giorni scorsi l'assessore Fracassini) - sottolinea il senatore Bonatesta -che solo i consiglieri comunali e gli assessori possono dire la loro su quanto avviene in città dato che la città è di tutti e tutti possono avanzare suggerimenti o critiche lasciando poi, com'è giusto che sia agli amministratori il compito di farli propri o di rigettarli, magari motivandone il perché.
A mio avviso, dunque, - prosegue il parlamentare viterbese - hanno ragione i pubblici esercizi che protestano per quello che giudicano un diktat del Comune in quanto il problema è stato (da quest'ultimo) posto male. Infatti ha ragione anche Palazzo dei Priori quando sostiene che in determinati posti alcuni spazi a disposizione dei bar andrebbero ridimensionati (non c'è bisogno di eliminarli totalmente) per evidenti problemi di sicurezza e non per altro. Se il vero problema fosse quello di reperire ulteriori spazi per chi vuole assistere al trasporto della Macchina di Santa Rosa, - evidenzia l'esponente di Alleanza nazionale - occorrerebbe magari avere il coraggio di cominciare ad eliminare da piazza del Comune la cosiddetta "'tribuna Vip".
Una tribuna che nelle intenzioni degli amministratori, all'inizio, aveva una sua valida giustificazione: vale a dire offrire ad ospiti illustri della nostra città la possibilità di assistere al trasporto da posizione privilegiata. Con la speranza che la notorietà degli ospiti stessi e magari il loro ruolo nella società a livello nazionale avesse poi comportato una crescita di immagine della manifestazione ed un ritorno evidente della stessa in termini di turismo.
Oggi, purtroppo, non è più cosÌ. Gli ospiti veramente "illustri" che arrivano per indossare legittimamente il ruolo di ambasciatori della Macchina di Santa Rosa in Italia e nel mondo, oggi sono sempre di meno e sicuramente basterebbe assegnare loro qualche finestra di Palazzo dei Priori.
Per il resto, la quasi totalità di chi occupa la tribuna di piazza del Comune è composta da amici di questo o quel personaggio politico del capoluogo, amici degli amici e amici degli amici degli amici che il più delle volte, loro per primi, avvertono il disagio di essere guardati dal "popolo" sottostate come semplici privilegiati e null'aItro. Il consiglio che mi sento dunque di dare in questo momento all'assessore Fracassini - conclude il senatore Bonatesta - è di usare la massima prudenza nell'adottare provvedimenti che altrimenti potrebbero apparire non pienamente motivati e quindi non condivisi, evitando in tal modo che i diretti interessati possano sentirsi lesi in quelli che ritengono essere loro diritti.
Spieghiamo dunque alla città che il problema vero è quello della sicurezza e vediamo come è possibile conciliarlo con le esigenze dello spettacolo e dei pubblici esercenti".