Viterbo 23 agosto 2005 - ore 17 - Violazione di legge. Eccesso di potere. Difetto di motivazione. Illogicità e contraddizione manifesta. Il rappresentante legale dellAscovit, Severo Bruno, snocciola una a una le motivazioni contenute nel ricorso che verrà presentato a giorni al Tar contro i provvedimenti sulla viabilità decisi dalla giunta Gabbianelli.
Insomma secondo Bruno e lAscovit la decisione della giunta non è legittima. E con il ricorso si chiede prima la sospensiva e poi l'azzeramento definitivo del provvedimento.
Alla ripresa dellattività amministrativa, anche lassociazione dei commercianti, Ascovit, mette in campo la sua attività che è stata presentata questa mattina nel corso di una ampia conferenza stampa.
Conferenza stampa a cui ha partecipato come spettatore, il presidente di An Michele Bonatesta, Laura Allegrini e il consigliere comunale Selvaggini. Insomma An ai massimi livelli.
Abbiamo raccolta oltre quattromila firma - ha spiegato Renato Arciola dellAscovit - contro i provvedimenti del comune. Non si tratta solo di commercianti. Ma anche di abitanti, di cittadini del centro storico. In appena venti giorni un risultato che non ci aspettavamo. Questo nonostante gli attacchi dei così detti sindacati di categoria. Abbiamo ormai ladesione di 150 commercianti. Noi non siamo contro nessuno, è bene chiarirlo. Vogliamo solo dire la nostra e soprattutto non vogliamo che vengano presi provvedimenti a capocchia.
Nei prossimi giorni, lAscovit convocherà una assemblea cittadina per costituire un coordinamento stabile che rappresenti tutte le zone del centro storico. A settembre verrà organizzato un convegno sulle problematiche dei centri storici a cui verranno invitati partiti, sindacati, e amministratori di città come Siena, Perugia, Orvieto.
Auspichiamo - è stato detto - che lassessore Zucchi ci convochi per un incontro utile per aprire un dibattito sul futuro del centro storico.
LAscovit è pronta a dialogare e combattere allo stesso tempo. Come dire il bastone e la carota.
E se la carota è lapertura al dialogo con tutti, il bastone è il ricorso al Tar contro la chiusura di via Marconi e contro lisola pedonale a capocchia.
Un ricorso di una quindicina di pagine elaborato dallavvocato Bruno che lo ha illustrato fin nei particolari.
I provvedimenti del Comune sono in netta contraddizione con il piano generale del traffico - ha sostenuto lavvocato - che si fondava su via Marconi come via di accesso alla città. Il ricorso al Tar contro la decisione della giunta si basa sulle seguenti motivazioni: violazione di legge, eccesso di potere, difetto di motivazione, illogicità e contraddizione manifesta. Se la giunta voleva cambiare il piano del traffico doveva ridiscuterlo in consiglio, perché era il consiglio che lo aveva approvato. La giunta non aveva la competenza per cambiare quanto era stato approvato. I provvedimenti si basano poi su motivazioni inesistenti. Si dice che si vuole favorire la fruizione delle fasce deboli, come anziani e bambini, e poi non si permette di raggiungere via Marconi con i mezzi pubblici. E poi fino a prima via Marconi era fruibilissima per queste categorie. Solo con i provvedimenti presi ciò non è più possibile.
Una specie di guazzabuglio, in cui la giunta Gabbianelli si sarebbe infilata, secondo lAscovit.
Presenteremo il ricorso al Tar entro pochi giorni - ha aggiunto Bruno -. Lo correderemo di centinaia di firme. Invitiamo le altre associazioni di categoria ad aderire a questa iniziativa.
Ancora un altro annuncio. LAscovit si costituirà formalmente con tanto di coordinamento.
A rispondere alla polemica sollevata qualche tempo fa da Confesercenti e Confcommercio contro lAscovit, ci ha pensato Mario Venanzi, sempre dellAscovit.
Noi non siamo contro nessuno. Tra laltro molti di noi hanno fatto parte, anche a livello dirigenziale, delle associazioni tradizionali. Ma la realtà è che queste associazioni da anni non fanno più assemblee con i propri iscritti a Viterbo. Sono assolutamente assenti. E più preoccupate per il ruolo istituzionale che di rappresentare i commercianti. Insomma se centocinquanta commercianti hanno avuto lesigenza di costituire lAscovit è evidente che un problema cè. Cè un malessere diffuso. Se si continua così, la realtà è che molti negozi chiuderanno.
Non basta.
Perché poi - aggiunge Ezio Lombardi sempre dellAscovit - queste associazioni, quando il Comune ha preso queste decisioni, non hanno detto nulla? Siamo arrivati allassurdo che per arrivare dal centro a via Cattaneo con lautobus ci si impiegano 47 minuti. Qualcuno ci deve spiegare che senso ha la chiusura la mattina.
A margine della conferenza stampa non è mancata una breve dichiarazione di Bonatesta: Sono qui perché sono interessato a questa vicenda. E poi, visto che alcuni assessori hanno spiegato che non rispondono ai partiti, mi vedo costretto ad avere, come partito, un rapporto diretto con i cittadini.
Come dire che Gabbianelli & c. ormai vanno a ruota libera, ed An continua a far politica dalla parte dei cittadini che difendono i propri diritti.
Bonatesta ha annunciato che invierà nei prossimi giorni una lettera aperta al sindaco che tratterà dei problemi della città.