Lettere - Un cittadino viterbese regolarmente sposato in Olanda ma discriminato nella sua città
Il matrimonio gay turba l'ordine pubblico


Viterbo 1° agosto 2005 - ore 11 - Il vostro amore è contrario "all'ordine pubblico". E' si, è più o meno questa la risposta che il comune di Viterbo ha dato al cittadino viterbese Pierangelo Bucci, sposato in Olanda con Jaco Rozendaal. Un matrimonio tra due uomini, cosa del tutto normale il alcuni paesi europei. Ma nonostante si parli tanto d'Europa, ciò che è normale e legale in Olanda o Spagna, turba l'ordine pubblico in Italia. Bucci, nato a Roma, ma residente da anni a Viterbo, in buona sostanza non può veder riconosciuto quello che è uno stato di fatto. Da Bucci, che tra l'altro è un nostro affezionato lettore dalla sua casa in Olanda, riceviamo e pubblichiamo una lettera in cui si contesta l'operato di palazzo dei Priori.


I matrimoni contratti in Olanda fra persone dello stesso sesso non sono trascrivibili perche' contrari `all'ordine pubblico`. Questo ha risposto il comune di Viterbo riguardo la mancata registrazione dell'atto matrimonio di chi scrive con l'amato coniuge Jaco Rozendaal e celebrato a Rotterdam l'11 giugno del 2003.

Riporto il testo della lettera fedelmente: "Gentile Signor Bucci, Le restituiamo con la presente l'atto di matrimonio, senza provvedimenti in quanto non trascrivibile ai sensi dell'art. 18 del D.P.R. 396/2000, come fatto presente dal Comune di Viterbo a seguito della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Viterbo". L'articolo 18 del D.P.R. 396/2000 recita: "Gli atti formati all'estero non possono essere trascritti se sono contrari all'ordine pubblico".

La motivazione ovviamente suona almeno ridicola, nonche' pericolosa, perche' sostiene che un matrimonio contratto liberamente fra due adulti consenzienti, si badi, in un altro paese dell'Unione Europea, avrebbe addirittura un azione 'eversiva'.

Senza contare l'ipocrisia. Per anni hanno accusato gli omosessuali di essere dissoluti, promiscui e antifamilisti. Ma quando decidono di metter su famiglia allora diventano "pericolosi destabilizzatori dell'ordine pubblico".

Morale: gli omosessuali non vanno bene ne' promiscui, ne' monogami, ne' alternativi, ne' sposati. Insomma siamo di fronte ad un giudizio non espresso serenamente ed oggettivamente, come un'istituzione come il Comune di Viterbo e lo Stato Italiano sarebbero tenuti a formulare, ma ad un vero pregiudizio, un atto di autentica discriminazione.

Peggio ancora la mancata trascrizione del nostro matrimonio e' una palese violazione dell'art. 3 della Costituzione Italiana - Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.

E fin qui le considerazioni di ordine giuridico. Ma e' chiaro che la decisione presa dal Comune di Viterbo non puo' non essere da noi letta anche come contro l'amore, contro l'affetto, contro il sostegno, che io ed il mio coniuge ci scambiamo vicendevolmente ogni giorno. Non e' vero che tutti i cittadini italiani sono uguali davanti alla legge. Esistono dei privilegati e dei discriminati. Esistono le coppie eterosessuali che godono del diritto a formarsi una famiglia mentre alle coppie omosessuali questo viene negato.

Eppure i cittadini omosessuali pagano le tasse come i loro corrispettivi eterosessuali. Partecipano alla vita sociale, economica e politica del paese esattamente come tutti gli altri. Lo stato italiano non puo' continuare ad ignorare, ad attaccarsi a patetici cavilli, se vuole veramente dirsi laico, democratico ed europeo.

L'Italia deve decidere se vuole andare verso l'Olanda, il Belgio, la Spagna, oppure sprofondare nel Maghreb e nella negazione della giustizia stessa. Noi per parte nostra abbiamo gia' scelto, noi ci batteremo per l'amore e la liberta'.

Pierangelo Bucci Rozendaal

Nelle foto il matrimonio gay di Pierangelo Bucci in Olanda con la classica immagine del gruppo di famiglia

1 - agosto - archivio.tusciaweb.it

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