E’ prevedibile che, a parte i padri fondadori viterbesi di Forza Italia, Iannarilli con il suo stile in poco tempo riesca a far scappare dalla stalla chi vi è rimasto ma con scarsa convinzione. Qualcuno riesce ad immaginare una conversazione tra Gasbarri e Iannarilli, per fare un esempio. Con il primo che tira pugni a destra e manca, e l'altro che per natura non farebbe male a una mosca.

Non si comprende poi, se questi sono i toni della polemica, come potrà Forza Italia sperare di trovare un accordo con l’Udc per le candidature alle politiche e nelle decine di comuni che andranno al voto tra qualche mese. Per chi ha un po’ di pratica politica, appare chiaro che Iannarilli sta lavorando per il centrosinistra. E allora ben venga.

Se la polemica va avanti così si aprono prospettive inaspettate per i collegi di Camera e Senato. Per i comuni poi sarà una vera è propria pacchia. Vi immaginate nei piccoli comuni come potrebbero votare gli uomini dell'Udc? Insomma Mazzoli & c. dovranno lavorare, ma ci sono ottime possibilità che arrivino risultati eclatanti. Vi immaginate le prossime amministrative, che convolgeranno decine di comuni, con la Provincia di centrosinistra, la Regione con Marrazzo e Iannarilli che spara a zero contro un suo possibile alleato come l'Udc. E sì perchè di Gigli si può dire peste e corna, ma certamente non si può dire che sia un ingenuo. Il passaggio all'Udc lo ha fatto alla presenza di un ministro, Baccini, e del coordinatore regionale del partito di Casini. Come dire che prendersela con Gigli significa prenersela con l'Udc.

Non basta, Casini in persona, a livello nazionale, ha lanciato la sfida a Berlusconi. Come dire che tra i due partiti le cose non vanno benissimo. Alemanno (An) gli ha dato anche ragione. Insomma la Casa delle libertà in generale è nel caos. E poi c'è quel Tabacci che, giuro, se si presenta in un collegio viterbese lo voto.

Ovviamente la speranza è che Iannarilli continui così.

Se si riuscirà a tenerlo in vita per qualche mese, i giochi sono fatti. Il rischio è di fare il pieno.