Viterbo 19 agosto 2005 ore 9 Senza Filtro - Il calendario venatorio del 2005 è il risultato di una decisa azione di governo tesa al miglioramento della politica di gestione e salvaguardia e ripopolamento faunistico del territorio. Lo dichiara Daniela Valentini, Assessore allAgricoltura della Regione Lazio, in risposta alla nota congiunta delle associazioni ambientaliste.
Non si tratta di un dietro front da parte della nuova legislatura regionale ma al contrario di un chiaro segnale di cambiamento rispetto a quanto predisposto dalla precedente giunta prosegue lassessore -. Molto importanti sono state, infatti, le novità introdotte dal calendario venatorio di questanno quali, per esempio, lintroduzione del divieto di caccia alle specie animali rientranti in un progetto di ripopolamento e recupero, come la starna, e le forti limitazioni ai carnieri.
Il nostro obiettivo è stato, fin dallinizio, quello di concertare le disposizioni del nuovo calendario venatorio, raggiungendo un equilibrio tra le posizioni espresse sia dai cacciatori che dagli ambientalisti; il tutto in conformità con i pareri dellINFS che, fra laltro, ha riconosciuto il graduale adeguamento alle esigenze di conservazione e corretta gestione delle specie animali.