Viterbo 18 agosto 2005 ore 9 Senza Filtro - Caro direttore ed egregissimi ospiti di questo dibattito,
mi sembra di assistere ad un incontro di dinosauri! Tutti, e dico tutti, avete perso di vista l'anno in cui vivete, le onorevolissime opinioni fin qui espresse, sono degne di un aula scolastica e forse nulla più.
Il mio non è un giudizio negativo, ma solo, rispettosamente si intende, un giudizio di conclamata superficialità.
Il complesso di colpa di unico conio cristiano ha invaso la società moderna in una lunga e faticosa opera di cancellazione del passato storico e culturale che ha preceduto l'era cristiana. Qui stiamo discutendo come se fosse patrimonio della genetica umana il matrimonio! ma siamo impazziti!? il matrimonio nasce ed ha come unico obiettivo quello della conservazione del patrimonio e della unicità famigliare dello stesso. Il matrimonio o l'unione famigliare nasce prima del cristianesimo, nasce prima di Cristo, questo è un dato di fatto al quale la chiesa non può porre rimedio, in epoca egiziana, fenicia, greca e romana, l'unione famigliare, cangiante e mutevole ha attraversato tutte le ere dell'umanità, ma di questa non fa parte geneticamente.
In natura vive solo la differenza di sesso, cioè di organi genitali, e non di gusti sessuali! Pensate che i gay siano diversi dagli altri? pensate che facciano l'amore con l'ape e con il fiore?
Quindi per favore riportiamo la discussione a quota zero, cioè ripartiamo, obiettivamente, da un stato di diritto laico!
Quindi da questo procediamo per domande.
Ubi societas ibi ius, oppure ubi ius ibi societas?
Attenzione non stiamo verificando se nasce prima l'uovo o la gallina, nel vecchio brocardo latino stat veritatem, il diritto è generato dalla società, che lo crea e lo usa per consentire un vivere sociale sostenibile.
Quindi se da domani le coscienze comuni di questo paese volessero giudicare il matrimonio gay come istituzione, quello sarebbe giusto e legalmente riconosciuto.
L'etica crea il diritto o il diritto crea l'etica?
E' ovvio che il sentire sociale comune crea le regole comuni. Quindi da qui.
Questa società è matura per istituzionalizzare il martrimonio gay?
Fatevelo dire da un appena trentenne: in questa società non esiste più alcun pregiudizio sul gusto sessuale degli individui! in questa società si lascia che il padre di famiglia carichi sulla tangenziale quella bella donna con il pene, ma non accetta che socialmente si ammetta!
L'unico motivo di discussione sul matrimonio gay può essere la filiazione, ma anche qui non possiamo arrampicarci sugli specchi: un bambino ha diritto come sanciscono i diritti umani universali, alla vita, all'educazione e alla possibilità di realizzarsi!
Per come conosco alcuni miei carissimi amici omosessuali un bambino con due papà la prima parola che imparerà a pronunciare sarà: amore!
Dott. Samuele De Santis