Viterbo 17 agosto 2005 - ore 7,30 - Senza Filtro - Agosto rimane il periodo preferito dagli italiani per le vacanze. Secondo lindagine Swg-Confesercenti sugli italiani e le vacanze estive 2005 sono almeno 15 milioni coloro che hanno scelto questo periodo per le proprie ferie e per godersi in media 15 giorni di vacanza. Il 75 % rimane in Italia di cui il 18 % nella propria regione di residenza, mentre il 18 % opta per le mete europee e un altro 5 % va in paesi extraeuropei.
La stragrande maggioranza degli agostani sceglie località marine. Per il soggiorno vengono utilizzate, soprattutto, abitazioni private, in affitto, alberghi e , a seguire, strutture extralberghiere, facendo campeggio libero, andando per parchi naturali, in campagna e nei rifugi alpini.
Si va in vacanza ad agosto, maggiormente utilizzando la propria automobile (70 %), aereo (20 %), nave e traghetto (11 %), treno (7 %).
Landamento della stagione, in Italia, segna un dato negativo. Infatti saranno 21 milioni (due in meno dello scorso anno) gli italiani che questestate andranno in una località vacanziera e tre miliardi in meno di euro il consuntivo di fine stagione.
Questi dati non si discostano molto anche dalla situazione del turismo che registra nel Viterbese. In testa ai motivi che frenano la corsa da una parte mentre la paura del terrorismo non ha modificato i progetti di villeggiatura per il 92 % degli intervistati, la crisi economica ha ridotto del 4 % la percentuale di quelli che sono andati o andranno in vacanza. Infatti in testa troviamo il costo (30 %), gli impegni lavorativi (18 % contro il 16 dello scorso anno). Così la vacanza per 35 italiani su 100 (28 % nel 2004) si limita ad una settimana, soprattutto in agosto (71 %). Vince il turismo fai da te, senza prenotazione (+13 %), senza organizzazione o intermediazione (-4 %), senza offerte last minute (- 3 %).
Nel complesso in Italia e anche nella provincia di Viterbo e nel Lazio non si registrano crolli rispetto allo scorso anno (eccezione fatta per Roma, dove si registra, invece, un leggero aumento rispetto al 2004), ma semplicemente un cambiamento di atteggiamento dice Vincenzo Peparello, presidente della Confesercenti di Viterbo e responsabile regionale del comparto Turismo -. Le famiglie tirano la cinghia, rinunciando alle vacanze o riducendole in maniera significativa. Siamo di fatto di fronte a un fenomeno in linea con la crisi dei consumi che ci stiamo portando dietro da ormai troppo tempo. La ripresa del settore tarda ad arrivare e in una situazione così articolata pare inevitabile la flessione della classica vacanza di tre settimane al mare a vantaggio dei trasferimenti frequenti e di breve durata. Nel pieno della stagione continua Peparello fra gli operatori intervistati anche nella provincia di Viterbo prevale ancora il pessimismo, anche se la stragrande maggioranzea ha dato il tutto esaurito nella settimana a cavallo di Ferragosto. Questo, però, - dice ancora Peparello e confermano gli stessi operatori non servirà a riequilibrare una stagione che ancora una volta segnerà un dato negativo.
I dati rilevati riguardano sia la costa (Montalto, Tarquinia) che il comprensorio del lago di Bolsena.
Cosa fare nellimmediato?
Bisogna è la risposta del presidente Peparello non vedendo allorizzonte interventi capaci di restituire fiducia alle famiglie e agli imprenditori per una ripresa dei consumi e degli investimenti del settore, partire da interventi locali per rendere competitiva la destinazione interna e rilanciare le motivazioni turistiche. Lo strumento è quello previsto dalla Legge Quadro sul turismo, cioè il Distretto turistico (Slot), un vero e proprio progetto di marketing intersettoriale capace di mettere in moto immediatamente la competitività del prodotto turistico locale sui mercati sia nazionali che internazionali. Questo, naturalmente con la consapevolezza che il futuro, comunque, si giocherà sul rapporto prezzo-qualità dei servizi e prodotti offerti.
LAssoturismo-Confesercenti in questi giorni si è incontrata con il presidente della Provincia, Alessandro Mazzoli, al quale ha presentato ufficialmente la proposta di attivazione da parte delle categorie interessate del sistema turistico locale nella provincia di Viterbo, così come previsto dalla Legge quadro.