Viterbo 10 agosto 2005 - ore 0,50 - Confesercenti e Confcommercio hanno duramente criticato l'operato di Severo Bruno, che avrebbe peccato di lesa maestà nei loro confronti per la vicenda dell'Ascovit.
Le associazioni dei commercianti l'hanno accusata di scorrettezza nei loro confronti...
Sono restato meravigliato dellequivoco che si è creato. Io non mi sono rivolto ad alcuna associazione: sono stato invece interpellato da un gruppo di commercianti che aveva condiviso le critiche da me espresse in Consiglio alle improvvisate decisioni della Giunta in materia di traffico e di viabilità".
Ma lei è il rappresentante Ascovit, la nuova associazione dei commercianti?
"Ho chiarito fin dal primo momento di non potere e di non volere rappresentare la associazione che si è appena formata. Ho accettato soltanto di sostenerla nelle sue giuste proteste contro il metodo ed il merito dei provvedimenti presi dal sindaco sullisola pedonale. Sia chiaro però che il mio sostegno va a tutti coloro che intendono rivendicare il rispetto dei loro diritti, senza esclusione alcuna".
Ma lei ha deliberatamente ignorato Ascom e Confesercenti?
"Si tratta di un banale equivoco. Se queste associazioni mi avessero contattato per lamentare il fallimento della presunta concertazione e quindi per denunciare i danni sofferti dai loro associati per questo modo di amministrare la città improvvisato ed estemporaneo, ben volentieri avrei sostenuto le loro ragioni. Credo infatti, che chi mi ha cercato lo abbia fatto per le mie pubbliche prese di posizione sullargomento isola pedonale e facendo affidamento sulla mia attività di avvocato, per un consiglio ed una tutela in più".
Ha avviato una azione legale nei confronti degli amministratori?
"Insieme ad altri amici stiamo approfondendo largomento della illegittimità della delibera e della responsabilità degli amministratori in relazione ai diritti dei cittadini. E un argomento molto interessante che recentemente è stato affrontato in maniera innovativa dalla dottrina e dalla giurisprudenza".
E convinto che questa sua azione sia normale per un consigliere comunale?
"Ho avuto modo più volte di dichiarare in campagna elettorale poi in Consiglio comunale ed in ogni altra occasione pubblica che la democrazia è trasparenza e partecipazione: chi fa politica dovrebbe in ogni momento ricordarselo ed improntare la sua azione ad entrambi questi principi. Figurarsi se non avverto, in questi provvedimenti autoreferenziali, una offesa per tutti i cittadini che chiedono di partecipare alle decisioni come si fa in ogni democrazia".
Anche i rappresentanti dellAscom e della Confesercenti hanno lamentato un difetto di concertazione.
"Un motivo di più per unire tutti i commercianti ed i residenti del centro su una unica posizione, non solo critica sulle decisioni prese, ma anche programmatica e progettuale".