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Il sostituto procuratore Renzo Petroselli, pubblica accusa al processo Bollywood
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- E' ripartito questa mattina il processo Bollywod. Una vicenda giudiziaria multietnica, nata dall'omonima operazione dei carabinieri di Ronciglione che, tra il 23 giugno e il 12 luglio 2010, arrestarono quattro indiani e due romeni per il sequestro di quattro pakistani.
Davanti a una nuova Corte d'Assise, con il giudice a latere Michele Romano sostituito dalla collega Silvia Mattei, il dibattimento è ripreso questa mattina, con l'ammissione delle prove e l'ascolto di tre testimoni.
Ad aprire il giro delle audizioni è stato un 32enne pakistano. Uno dei quattro che, secondo l'accusa, a maggio 2010, sarebbero stati sequestrati dalle sei persone alla sbarra.
L'uomo, con l'aiuto di due interpreti che traducevano dall'inglese e dal punjabi, ha spiegato di essere arrivato da Bergamo nel Viterbese a maggio 2010, con tre amici. Scopo del viaggio: incontrare uno degli imputati, che gli aveva promesso un lavoro.
Si erano dati appuntamento a Blera. Da qui, i pakistani sono stati poi convinti ad andare nella cascina di Villa San Giovanni, con la scusa di cenare insieme agli indiani. Invece, come l'uomo ha raccontato, lui e i suoi tre amici sono stati legati, picchiati, derubati, sequestrati fino al giorno successivo e minacciati dagli indiani, che pretendevano da loro 45mila euro.
Il pakistano ha detto di ignorare il perché di quella richiesta. Per le difese, invece, è tutto molto chiaro.
In passato, sostengono i legali degli imputati, gli indiani si erano rivolti ai pakistani per procurarsi dei documenti per l'arrivo in Italia dei loro parenti. Pratiche che sarebbero costate esattamente 45mila euro agli indiani. E quando si sono accorti che erano false e, quindi, inutili, gli imputati hanno rivoluto indietro i soldi, fino all'ultimo centesimo. Questo il motivo dell'incontro a Villa San Giovanni. "Ma è fuori discussione - affermano gli avvocati - che gli indiani abbiano picchiato i pakistani. Né li hanno costretti con la forza a venire al casale, minacciati con pistole, derubati dei loro soldi", come il primo teste ha dichiarato in aula.
La seduta è stata aggiornata a lunedì 28 marzo, per l'ascolto di altri tre testimoni, un indiano e due pakistani parti offese (uno dei quali è irreperibile e potrebbe essere ritornato in Pakistan), e con l'eventuale esame degli imputati.
Operazione Bollywood - Direzione distrettuale antimafia - Carabinieri
Sequestro di quattro persone, 5 in manette
Viterbo - 23 giugno 2010 - ore 14,00
Ronciglione - Carabinieri - Insieme ai suoi complici aveva picchiato, rapinato e sequestrato quattro pakistani
Operazione Bollywood, preso il capobanda
Viterbo - 12 luglio 2010 - ore 12,40
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