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Miniera d’oro 2 – L’imprenditore ascoltato dai pm, nell’ambito dell’inchiesta che ha portato in carcere l’ex sindaco Marchini
Domenico Chiavarino in Procura
Viterbo - 15 marzo 2011 - ore 2,50


Domenico Chiavarino
Fabrizio Marchini, ex sindaco di Graffignano
- Domenico Chiavarino convocato in Procura.

Comparirà questo pomeriggio davanti ai pm Fabrizio Tucci e Stefano D’Arma, Domenico Chiavarino, l’imprenditore del cemento alla sbarra nei processi Dazio e Miniera d’oro e sul quale rischia di abbattersi una nuova tempesta giudiziaria.

L’industriale di Celleno, infatti, è finito nel registro degli indagati della Procura di Viterbo. L’avviso di garanzia gli è stato notificato pochi giorni fa.

L’inchiesta è la stessa nell’ambito della quale, il 17 febbraio scorso, fu arrestato l’ex sindaco di Graffignano Fabrizio Marchini, con l’accusa di corruzione e turbativa d’asta. Un fascicolo che qualcuno ha già ribattezzato Miniera d’oro 2, perché trae origine da Miniera d’oro, l’indagine su cave e tangenti che vide finire in manette lo stesso Chiavarino, insieme al sindaco di Civitella d’Agliano Roberto Mancini. Entrambi per corruzione ed entrambi tuttora in attesa di giudizio.

Il filo conduttore tra le due inchieste, dunque, è proprio Domenico Chiavarino. All’imprenditore l’accusa contesta, tanto in Miniera d’oro 1, quanto in Miniera d’oro 2, di aver versato una tangente.

Ma se, nel primo caso, la mazzetta sarebbe stata pagata a Mancini per nascondere una cava abusiva, nel secondo a riceverla sarebbe stato Marchini, per tutt’altro motivo: far sì che la ditta Chiavarino si aggiudicasse i lavori alla scuola elementare Lo Gatto di Graffignano, poi subappaltati a un’altra azienda. Il tutto, secondo l’accusa, senza una regolare gara d’appalto e senza alcuna autorizzazione per il subappalto.

Oltre a Chiavarino, questo pomeriggio, sfileranno in Procura alcuni degli altri sei indagati, i cui nomi, per ora, restano top-secret. Per tutti, l’ipotesi di reato è la stessa di cui deve rispondere Marchini: corruzione e turbativa d’asta. Gli indagati dovranno raccontare ai pm l’intera procedura seguita per l'affidamento dei lavori alla scuola elementare e per l’acquisto di due automezzi da parte del Comune di Graffignano. Appalto, anche questo, che secondo l’accusa sarebbe stato truccato.

Nessuna convocazione, invece, per l’ex sindaco che, almeno per oggi, non dovrebbe comparire davanti ai magistrati.

Marchini resta a Mammagialla. A maggior ragione dopo che il tribunale del riesame ha respinto l’istanza di scarcerazione presentata dal suo legale.


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