- C'è chi si dice soddisfatto e chi guardandosi attorno, tutto sommato trova qualche ragione per dire, vista l'aria che tira, a Viterbo tanto male non è andata.
Andrea Egidi (Pd) da una parte e Giulio Marini (Pdl) dall'altra, tirano le somme della tornata amministrativa nei 21 comuni della Tuscia. Il segretario provinciale del Partito democratico è soddisfatto, seppure moderatamente, del dato numerico. “La tornata elettorale – spiega Egidi – è stata complessa. Dei dieci comuni che governavamo, ne teniamo otto. Poi ci sono i risultati di Montefiascone, Valentano, Bassano Romano e Caprarola, che erano governate dal centrodestra. Sono segnali straordinari”.
Qualcuno in particolare. “A Caprarola – dice ancora Egidi – ricuciamo la ferita fortissima del 2001 e a Bassano quella di cinque anni fa. Oggi lo riconquistiamo dopo avere messo in piedi un'alleanza importante con un candidato sindaco donna”.
Non ci sono solo i numeri. “C'è una tenuta reale del Pd e delle alleanze così come sono state costruite – spiega il segretario provinciale – cinque anni fa avevamo la spinta delle vittorie in Regione e Provincia e il contemporaneo successo al Governo”. Oggi, senza i favori del vento il Pd tiene, ma non sono tutte rose e fiori. Canino e Soriano passano al centrodestra.
“A Canino – ricorda Egidi – il sentore c'era, per la vicenda legata alle primarie. A Soriano, invece, ci aspettavamo un risultato diverso. Abbiamo perso per pochi voti e non ha giovato la presenza di una lista Sel. Ma ci sta. La democrazia è questa”.
Egidi si consola con i risultati ottenuti anche a Marta e Acquapendente. Qualcosa da rimproverarsi a Vetralla, invece? L'alleanza con l'Udc non ha dato i frutti sperati e Gidari non ce l'ha fatta.
“Abbiamo fatto bene a costruire quell'operazione politica – sostiene Egidi – è andata così. Mi sento di ringraziare Gidari, così come il Pd locale per l'impegno profuso, allo stesso modo di Fabrica, in una campagna elettorale difficilissima”.
Se si guarda intorno, fuori dai confini provinciali, invece, Giulio Marini tutto sommato non la vede così scura per il Popolo delle Libertà. “Se faccio una comparazione con il quadro generale – osserva il presidente provinciale – direi che abbiamo retto bene”.
Dove sta il problema, Marini l'ha già individuato. “Quando formazioni locali che hanno più o meno gli stessi valori – osserva Marini – non si uniscono, i risultati non arrivano. Incito a una maggiore coesione politica sul territorio. Le strategie separatiste non portano da nessuna parte.
Dove non siamo riusciti, non riguarda solo il mio partito, ma pure altri vicini. Se non si trova la sintesi, perdiamo elettoralmente, ma anche nei nostri valori”.
Il richiamo all'Udc è chiaro, anche se a Vetralla il Pdl ha vinto pure da solo. “Vero – osserva Marini – ma c'è l'esempio di Montefiascone. Chi ha valori di centrodestra, dove il centro è importante, unirsi era importante. Nella baruffa abbiamo perso”.
Inaspettata anche la sconfitta di Caprarola, come la conquista di Soriano. “A Caprarola non ce lo aspettavamo. Qualcosa non ha funzionato. A Soriano abbiamo trovato una giusta sintesi”.
Che forse è mancata a Valentano. “Lì per un errore statutario si è creato un clima difficile. Per un banale errore amministrativo la situazione è degenerata”.
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